t CONTRARO. Agg. Voce usata i o svavn E e rima, per Contrario. Dittarli. 2.15. (C) Sett anni meco feo costui riparo, E da poi la sua fine Trova coutraro tal, che lo vidi il cielo e lui di rima. Dani. Convif,75. {M.) di costumi gli lue piu contraro. E come Sost. [T.j U. 2. 17. Che mi dimostri amore, a cui riduci poeti, forse a cagion della 1 suo contraro (il male). Forma anche greca del linguaggio 4. 25. Ma venne Leo, ov. 2. t Fu usato anche fuor contraro. E filos. da Ogni buono operare, qui mi distrugge, L umil pensiero, che parlar mi suole. 3. i Ed anco in prosa. Guitt. Lelt. 1. "2. (M.) E 27. 71. E 39. 89.