COVATA. S. f. Da uccelli nati da una covata. che in una volta cova l uccello. Segner. Crist. Instr. 1.9. 11. (M.) Uccelli che col medesimo tempo o d allievi schiacciano le covate, in cambio di scaldarle e di schiuderle. se una covata spesare una covata di pollicini. uova (Fnnf.) Cecch. Esalt. Cr. 4. 4. (M.) Ma che ferno e sappia molto bene l parvon proprio Una covata di starnotti. Car. Am. l ast. lib. 3. Tanto grano, che non fora appena bastante a secol passato ebbe piu covate 5. Per simil. Lib. son. 103. (C) Che di bambin vuoi sempre una covata. i. Fig. Cattiva covata. Persona mainala, detto pet ingiuria. Pataff. 2. Quantita d cattiva. S. [t.] (C) Tu 2. E per Di una generazione o d uomini del troppo peso della loro grassezza d un istituto. Tutti della stessa covata. — lo freddo sopravvegnente non lo L Italia dalla fine del assai Covare. Quella Quantita d d esuli ; e non pare linito. fi. Trasl. Dav. Coli. 167. (C) Ma per Sono della seconda covata. — maturano, come non matura la vite di tre volte la terza covata (cioe, il terzo anno che essa produce). 1. E pure trasl. Intrigo occulto. Pratica segreta, ed usasi alpi. Varch. Suoc. 4. 5. (C) Tu t inganni, se tu non credi ch i danzatori? N. Fuggiro,... che conosca io animo tuo e le tue covate.