DANNO. S. m. Aff. al tal. aureo Damnum. Nocumento che venga per qualunque cosa vs» danno del ben far d Discapito o Scapito, Perdita, Offesa, Sconcio, Sciagura. (Fanf.) Uocc. Inlrod. 23. (C) Non aveva potuto con piccoli e rari danni a savii mostrare. E ritrarre il giudizio delle spese , con gran vostro danne, quanto grave mi fia l aver [Camp.] D. Purg. 20. Quandi» Petr. Danni dell eta, del tempo. viso ; e non pure a danni son. 11. E 1 e lento, [t.] Giumbull. Stor. 381. Con questi fu due volte a Je mani Arrigo, e con danno e perdita gli costrinse a tornarsi a casa- La perdita puo esser totale ; e anco in di chi lo fa. Danni [t.] Ar. Fur. 41. 66. Piu coni. piu grave, Quanto piu lieve Ruggiero. [t.] Ar. Fur. 39. 14. Quasi a gara fanno A chi far puo nel suo cammin piu danno. Prov. Bern. Ori. 2. 16. 4. (M.) Ed un certo proverbio cosi l atto Dice, che t Menar danno, per Recar ( Di chi nelle disgrazie non sa che l ha fatto. Altri lui venga danno). in piu. Poi, lo rifa cagiona maggior danno. [Cont.] CU. danno emergente ; formolo legale, esso crucifisso la vorra sopra la pianta disegnare cioe il che si usa per dinotare l uscita, il pro, il danno, il resto, il saldo. 5. [t.] Non di chi lo patisce ma parte, e piu suoi successori degeneri.) de ladri, della violenza, della negligenza. Aug. Maria primaematris damnaresolvit. fa danno (ci piove). 16. pauroso Hor. Damnosa dies. 4. (Tom.) Di cose. Alain. 1. oltre al danno, porta Vergogna, campo e d opre. [Cont.] G. G. Par. Dopo levala la pianta e livello, si pena del e lor maniere, tutte le mutazioni da farsi, per nov. 100. 5. Voi proverete e dei danni e delti acquisti. 5. [t.] Danno, per Offese, Ostilita di guerra. G. Vili. li. 17. I Genovesi con loro galee armate feciono grande danno a Catalani. [t.] E coll X, e nel pi. Migl. me danno ingiuria. Danno ed interessi, e Din. Bon. XI. quella Indennita che appartiene ad Fig., per Sciupo, Vana consumatone. D. Par. 22. E la Regola mia Rimasa e giu (nel mondo) per danno delle carte. (Dice S. Benedetto de Par danno. Essere cagione di [Camp.] Fig.,per Opera illecita, peccaminosa. D. Par. 4. il dispiacimento, o la compassione danno ; Ma consentevi in tanto, quanto teme, Se si ritrae, cadere in piu affanno. Cosi t testi migliori. 8. [t.] Apportare, piu pr. di Recare. Portare talvolta e men deliberato, e pero meno efficace. Sansov. Coite. Polii. La speranza... proponendoci la prosperita della fortuna, apporta grandissimo danno. 9. [Camp.| Contar lieve il danno, [t.] Stimarlo leggiero. Ne fara a Maganzesi e sim., o Coniarlo per poco. contra mia yoglia presa mogliere. non 65. Con danno mortai di Guadagnera per se tanto Stimare, Keputare , minor danni... forse dira ch io non mor. e civ. 10. Essere a gran danno di alcuna persona o cosa. Recarle disastro, sciagure. Sen. Ben. Varch. 7. 10. (C) Che doveano essere, uscendo fuori, a gran danno del mondo. II. |Camp.] Dare danno, per Danneggiare, Dare briga, e sim. Fur. 18. 156. (M.) Restar cittade i danni dell onore, della populu di Roma dato avea, quella medesima in prima porto la pena (calamitatali intulerat). 12. del danno. dell incendio, I. danno, Danneggiare. Dant. Purg. 11. (C) Io son Omberto scolorir, che ne miei Cresc. St. It. Spediti a che tutti i miei consorti d altri, o per la malanno. [t.] Di furto, o sim. Esop. Fav. volg. S. 52. Teneva uno catello (cagnolino) a guardia della bottega; acciocche [t.] Trasl. Risarcire Elvezia, suo abbajamento, sicche niuno ladro eterno danno. [t.J D. 1. Tose. 47. La volpe, in vicinato non fa mai danno. (Dal far male, tra i conoscenti, e che possono nuocere, anco i malvagi si rattengono.) [t.] Prov. Tose. 278. A danno fatto, guado chiuso (tardo riparo). [t.] Guai a quell anno , in cui l uccel non fa danno. (Non ce n e ne per [Cors. ] S. Ant. Lett. [t.] Di morte. Ar. Far. 40. 38. Vivi, Signor, per non far danno a tuoi. [t.] Di cose spirituali. Vang. Che giovera all uomo se lucra tutto il mondo, e fa danno all una scienza, che chi non Far danno, [t.] Di cose a Inferno e nel Purgatorio, per fatto un gran danno. 18. [t.] Fig. 11 tetto [t.] A lamentar mi fa [Camp.] Farsi danno. Del distinguerle da quella del senso. D. Par. 6. Mal cammina Qual si fa sia, Detrimento, Pregiudizio, e talvolta altrui (chi crede che dal ben fare degli altri a Guadagno. Prov. Tose. 80. Cattivo [Camp.] 1 danno toglie ancheil cervello. Io riceve; cioe, rancore nell 5. 18. [Camp.) t Meudare il danno. Risarcirlo. Bib. i. 31. Ogni danno, che sotto la mia guardia poi s i infreddo. [t.J e rendeva. 19. Portar danno. Nuocere, Pregiudicare. Bern. Ori. seco nel privazione del lucro terra, ma peccato ed onta e ci riprende d imprudenzia. 20. Restare in danno. Rimaner con perdila. Ar. Com. Ces. La parte della Mio danno. Ellitt. Spezie di Che tutti i denar perdere e la vesta. (Alludesi in modo prov. a giuoco.)21. Restituire il danno. Compensarlo al povero, mio danno. (Gli amministratori (M.) Menatelo al Podesta, che 1 punira, e faravvi Fior. 3. 2. 100. L [t.J Rifarlo, Compensarlo in intero. Si puo compensarlo e in meno e anco 17. quel guadagno che propriam. chi deve, chi l ha fatto o rappresenta colui governarsi.) 1. [t.] Conlrapp. a possono compensarlo, non doglia forte, E piu 23. di notte lo svegliasse col che major danno al fede. 24. in danno tien miglior consiglio, giuramento, e dicesi quando si vuol dinotare una cosa che si crede impossibile. Maini. 11. 40. (C) Ed ei risponde: s i sto su, voi. 3. p. 759. Il (M.) S io lo posso serrar tra l uscio e 1 muro, Mio danno avevi, io te lo mendava R. Buri. 149. Se indicare Perdita di guadagno e al danno. Prov. Tose. 28. Fammi fattore un anno, se saro danneggiato. Frane. Sacch. Nov. 160. dell altrui, non vegliati, spesso approfittano a se.) 25. Suo danno, Vostro danno, ecc. Ellitt. esprime lo stesso che A me non importa, Peggio per, ecc. Malm. 1. 3. (M.) Alcun simil danno conta. 3.106. (C) Catuno creditore dovesse ch io farei il meglio a starmi zitto ; Suo danno, innanzi pur, chi vuol dir, dica. Buomm. deal. Pr. restituire ogni vostro danno. un danno. Modo di dire 14. la ntende, suo danno, per fatto o colpa Ha la ( commedia ) non sara bella o nuova a modo vostro, vostro danno. Baldi, Apol. 81. Tuo danno. 26. Egli e 22. algebra e anima propria? dare, l avere, l entrata, Voglia assoluta non consente al che si ha di alcuna cosa ; che anche si dice Egli e un peccato, o sim. Lib. son. 56. (C) Diavol, gli e pur de Pulci; egli e un danno, Ch e sia cosi cimiero ad ogni elmetto. 27. (Leg.) Danuo dato. Dicesi da volonta. E p. 761. 29. dato quella che si da contro colui che danneggia l altrui possessioni, o le lascia danneggiar da suoi cavalli, pecore, e sim. (Mt.) Ed usato anche in senso piu gen. Maestruzz. 2. sogliono nascere in colui che e danno dato altrui, tre cose 15. (Mt.) Per la ingiuria danni de Colonnesi sotto il affetto, segno di rancore nell effetto, e azione di ragione contro a colui che Superbia fe ; danno, Danneggiare. anticam. Danno e interesso , dicesi colonnello Lucantonio. 6. [Camp.] alcuno per perdita sofferta (t.] Fir. Triti. Prol. Se ella tratti 2. 16. 3. (C) Ch che dovea fare/Ond svolgon (dal mio proposito) .mio risarcimento de danni ed Tipocosm. 479. .Metter partite, per sua colpa, o non osservi i patti convenuti o stipulati. (Mt.) M. V. Qui Danno so cica, E avere ed avesse per dono, danno ed interesso, un danajo per lira. [t.] Danno e dolo, elementi della reita. [G.M.] Lucro cessante e interessi chiunque cagioni un danno che applicasi anche comunemente a ogni caso per mi e che e tenuto scapili successivi. 28. (Filos.) Danno lesivo. (Rosm.) Filos. del diritto, mio danno. Cecch. Prov. 72. danno lesivo consiste in una diminuzione di quel bene che e contenuto nel diritto di una persona, fatta contro sua Legali Accusa di danno (Teol.) [Ghir.] Dicesi dai Teologi Pena del danno la privazione della vista di Dio che soffrono le anime nell cose. Ass. L acqua ha reputare cosa a danno proprio. lui, neper il contadino.) 13. 47. Non fu in in libro, e le partite, danno, cioe privazione di visione divina. Danno eterno. Dannazione. Petr. Trionf. Mort. 2. (M.) Negar, disse, non posso che l affanno Che vd innanzi al morir, e noi a noi stessi. la tema dell potesse fare danno. [t.] Prov. 15. Che va piangendo i suoi eterni danni.