Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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DIGUAZZARE

diguazzare
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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



DIGUAZZARE. V. a. Dibatter l acqua o altri liquori Avendo con una scopetta, o Vadum sozzo pantano Delle lussurie. (C) Costui s andava allo mezze = Cr. 5. 19. 17. (C) E ad effetto di diguazzar cio in un vasel nuovo , il diguazzerai colla morchia cruda, over calda. Morg. 25. 269. far che non diguazzi (Come Cecch. Dot. 4. 1. mezza libbra di acqua vota la cera che e e frasconcino, prima bene diguazzato e sim. Celi. Oref. 27. ne vasi, [r.] Il lai. incorporarvi delle polveri, colori, e volte ti bisogna l acque Fig. Diguazzar l [Val.) Darsi lempone, nell onda caballina. 8. senza posa, Squarciatemi ; Non una (M.) Ma che ci posso E disse : posa profitto. si dice) l acqua nel mortajo? 3. Diguazzare alcun vaso si dice del Dimenarlo se vorrai metter l olio pass. Morg. 27. 57. (C) nat. esp. 238. (C) Si aggiunga in tre o quattro mescolato il detto colore. 2. diguazzalle. di fontana, seguitandosi acqua nel mortajo, piu com. [Cont.] Vas. Seul. xi. Di poi, sventolando, e diguazzando il cavo, si [Cont.l Dibatter liquidi per mescolarvi in mezzo del cavo ; di maniera che il getto resta voto nel mezzo. i. i Trasl. Agitare, Dimenare. Morg. 10. 16. (C) Giunse Morgante, e diguazza il battaglio. Bern. Ori. 2. 10. 12. Poi torno fuor diguazzando il bastone. Sen. Ben. Varch. 7. 21. Ora il nostro buon Pitagorico riportandosene con lieta mano forse quattro gabellotti, diguazzandoli spesso spesso] giunto che e fu a casa, riprese se medesimo del piacere che tacitamente avea sentito. 1 E N. ass. Fr. Sacch. Nov. 74. 9. colle gambucce spenzolate a si. Voda, germ. Water. le barde, combattendo e diguazzando...; e messer Bernabo, quanto piu il vedea diguazzare, piu (licea. [t.] 1 Morg. 7. 20. E Manfredon, quanto puo, si diguazza (rinvolto ne padiglioni). i E N. che vi si contiene. Sagg. Ch ognun per parer vivo si diguazza. 5. [Camp.] Per Agitarsi romoreggiandocom acqua che gorgoglia. Din. Din. Mase. m. 35. S empiono (le budella) di vento*, sicche quando il cavallo va, le budella vuote si diguazzano e fanno quello romore. 6. 1 Diguazzarsi nel manico. Fig. Si dice di chi non e fermo nella sua opinione e vacilla. Ora Girar nel manico. Cecch. Masch. i. 6. (Mt.) Io l ho lasciata Glie la comincia a diguazzarsi un poco Nel manico. 7. N. ass. e trasl. [Val.] Fortig. Ricciard. 9. 11. Non vo gia :he dall alba a compieta Diguazzi ognor Ingolfarsi. Battere o Pestare. Affaticarsi sempre a diguazzare la boccia. Fortig. Cap. 2. 5. Diguazza» da per tutto Giovani e vecchi nel valeva Acqua in gen., uff. Alt. Per Squadernare. Allegr. 57. (M.) Ve nefarei una stampita delle belle, diguazzandovi un grosso argomento.