t DIMMO. [T.] S. m. Dominio, V., e anche Domino. Conlr. da Diminio, come Vitupero o viere. (C) 3. Roma Ghiera ; Tav. Rit. (Della signoria di governante e di vincitore.) [Camp.] t Diltam. 1. 5. (Potere in gen.) 2. una regina. Viera poi valeva dimino, A sua libera volonta; come noi diciamo: Padrone di fare quel che gli piace. suo e vale tuttavia in [Tor.] t Pule. Vera nel Ven. e corpo cadere Cosi subito vincesse rimaneva il domino della Un tal campion, cominciava a temere : Quest e, disse, un miracol senza fallo; Qui non si giostra a dimino da Vituperio. Fior. Cron. Imper. e: Qui non si fa per giuoco; non e prova cavalleresca a spettacolo. Forse dicevasi Giostrare a domino o dominio, e chi morto dei veduto ha caval/o festa, il re della giornata, il signore del campo ; come dicesi Trionfo ungiuoco, e le novellalrici nel Bocc. hanno un re o t A Diltam. 1. 3. [t.] Il senso 57. (C) e Morg. 26. 61. Falseron, quando di forma circolare; e la giostra di cavalieri correnti per infilare un anello usavasi in Corfu dianzi e in Dalmazia tuttavia ; rimasuglio di tempi cavallereschi.