di bellezza l oggetto, non Disabbellita di tale o tale perdere bellezza o Scemarla, Perdersene o Scemarsene. Dant. Comi. 89. (C) Ed e bel modo rettorico, quando di fuori pare la cosa disabbellirsi e dentro garbo, del perdere o scemare Gnitt. S ella non se no vuol disabbellire. — Puo dunque usarsi col Di. [t.] [tifi., conlr. d Abbellire. Far ornamento. // Manzoni Fadopra con veramente si abbellisce. Rim. Ani. che fa UiSABBEU.IUE. [T.| V. a. e in se ma agli occhi di chi lo considera. Vani. fr. ha Desabellir neutr. per conti: di Gradire. V. Abbellire e ABBELLARU.