UlSdllUlV iS. f. Contrario di Grazia. Disavvenenza, Bruttezza. Fir, Bini. beli. dona. 347. (C) Al cammello lo scrigno fa grazia, — Ella per sua disgrazia 152. Altramente la figura archile non poca disgrazia. Vasar. Vii. h. 157. (Gli.) Ne percio avevano (le teste di Pani) disgrazia, comeche l ossero sottili e facessero sempre arco o Venne in disgrazia della imperatrice o insu 1 manco;... Talvolta e usalo per modo d Aldo 157i.) (M.) Son risoluto... che sia disgrazia disgrazie : Le non vengon che altrimenti. fCont.) Vas. Seul. vili. Pero diciamo, che se bene Disgrazia grande dice per lo moderazione da ringrandire le ligure talmente che le larghezze, servalo l La s infamine! le ad e graziosa, l occhio nondimeno ha poi con il voi v abbattete: cioe e aggiugnere, secondo che vedra la altre stelle, che quelle che segnatemi, le dia giustamente proporzione, grazia, disegno, e perfezione, accioche ella sia in se tutta lodata da ogni ottimo giudicio. i. Perdita dell altrui grazia e favore; e s usa comunemente co v. Cadere, Venire, e sim., e colla E di un solo caso, disgrazia imaginazione inaspettate. Anco che si Perderne la grazia. G. V. 2. 7. 1. (C) insu 1 lato destro Solia. non finiscon per poco. 7. Fu (messer Ridolfo) dipinto a Firenze, quando venne in disgrazia del Comune, per farli vergogna. Ar. Far. 14. 19. Che, dia fastidio il pericolo che lontana Dal caste! ch Per disgrazia. Post, sasso, Gli fu tolto l anel da Bradamante, Caduto era in disgrazia a! re Agramante. 5. Essere in disgrazia. Aver perduta la grazia, Esser venuto nelle disgrazie che, mentre vive, sim. Baldov., Com. (Mi.) Da quando in qua ti son io si in disgrazia i mansueti gli fanno contro.) l effetto della colpa ; di Dio, rammenta Disgrazia, e eli., sottint. seg. dice 4. sim. Avere la disgrazia addosso in grave colpa. [tJ Nel di Dio, o di quella 139. Quando uno ha disgrazia, uomini. Prov. Tose. 270. A chi e perder la grazia. P. FU. disgrazia! Esci, che o per celia o per scacci ? 5. ; ch e assai piu odio, in dispregio, o che Fargliene in Venire disgrazia ha voluto. 12. Mettere in disgrazia sopravviene. 10. Xoii Piu frequentemente si dice d ogni Accidente bruttezza delle scritture a fare avvenga. Bocc. Nov. 89. 7. (C) E siccome ed economico. Le disgrazie sono gli va sul cotto l Salvili. Disc. 2. 331. (M.) Chi e quegli cosi disperato disgrazia ad altri e piu non isperi ne si sostenti? [¦[.] Nel pi. Non disfavore, dell opera talmente, che ei nello slato domestico tu hai una disgrazia, cosi sempre apparecchiate. Prov. che vale Son sempre imminenti, Posson sempre accadere. = Ambr. Bern. 1.1. (C) Le disgrazie son sempre apparecchiate. [T.] Prov. Tose. 199. Le disgrazie son come le tavole degli osti. E 198. Disgrazie e spie son sempre pronte. [Val.] Fortig. Ricciard. 17. al Altro prov. Le disgrazie lied. Leti. vengono mai sole ; e vale Una lira l altra. Cecch. Servig. 2. 6. far checchessia in venture, quando Comincian, fumo come le e infausto o Caso funesto sole. Allegr. ii6. [Man.) Le disgrazie vanno a coppie e Frane. Sacch. Nov. 41. (M.) [t.| Avere una disgrazia. prep. In. Onde Cadere o e di danno, o dolore, o imperfezione che duri a lungo, o tutta la vita. 8. Della sorte avversa quasi continua, [r.] Prov. Tose. che chiamasi Fortuna, o degli n ho io un altra. acqua bollita. — In del tempo), c e notte e caso che della moltitudine. 6. deWAvere molte disgrazie : gli e un possederne la sorgente. 9. y..] la misura e una retta piu men che grave; e accenna anco a disgrazie esagerate dall di Dio, le eapre vale mi ironia. Senonche Gran disgrazia talvolta dicesi d una mancanza abituale, anzi congenita, di qualche bene. — La disgrazia grave e per lo piu un [t.] Mettere uno in in (C) In ogni modo le tanta disgrazia vale Non voler fare alcuna cosa per qualsivoglia danno che risultar Leil. voi. i. num. 80. li. [t.] Disgrazia, quasi personificala. Se la cozzano,traversie sia da se, o in Per mia Pandolf. Oraz. [t.] EU. A modo d esci. Bell ingegno: disgrazia che non abbia giudizio! 13. ebbe Atlante in cima 52. = avverb., vale Disgraziatamente, il disgrazia fa che... — poi che nella selva non per disgrazia si potrebbe correre, di esser fatto schiuvo in mare da corsari. 14. l er disgrazia dicesi anche per A caso, senza iilt>a d infortunio. Salvili. Annot. Buon. Fier. 562. (Man.) E se pigliate 1 ben, giudicio a levare, e ad un caso, e per disgrazia. lo. [T.] disgrazia d altrui per disgrazia), s e di ordine, faccino l opera proporzionata altre parole quasi parentesi. Lo sono o vengono nel nostro donna disgrazia. Borgh. Hip. era bella. 18. Car. Lelt. 1. 20i. (Ediz. di antifrasi. Car. ne potesse dal contrario. (C) (M.) Quando e nugolo o nebbia (idest la maggior parte senso fT.] Essere in disgrazia perpetua; quando e sereno (che e non 290. (C) Non gli notte, non si veggono disgrazi» ma sventura che colga, conoscete? Per mia disgrazia. alla zenit. Fir. Nov. i. 176. (Man.) Deh, Don Giovanni mio, guardate... se per disgrazia voi aveste accanto quelli pochi quattrinelli che vi ho chiesti.