t DISIARE. V. a. Desiderare, piu proprio della poesia che della prosa. Petr. dice un volgar proverbio: egli pace passavan possan comperare Del vino ed ogni animai disia. Guilt. Lett. Cap. 274. (Man.) Non perch sazia il seno di cupidita, e non solo disia di quello che e meglio ben disiare, che ha di perdere timore. [Camp.] D. Purg. 29. mal tenere; pero amisi la givan sole Per le salvalich orabre, disiando Qual di veder, qual di fuggire il Sole. 2. t/V. ass.,per Piacere. Guilt.Lett. 19.51. (M.) E pur vendetta fare vi disiava. Dant. Purg. 3. (Ut.) Mestier non era partorir Maria. E disiar vedeste che nuoce e dispiace. Filoc. lor disio quetato. Pucc. 3. 10. Non gia si elle non per questa Vita mortai ch altro, come lor disia,... 3. t In forza di Sost. Pelr. son. 188. (C) Un languir dolce, un disiar cortese. 4. i hi prov. giusta ragion si rifiuti, per mal tenere vale che Egli e meglio contentarsi del desiderio del bene, che possedere cio senza frutto Tai, che sarebbe 5. 275. (C) Appresso ne son. 8. (C) Libere in crescendo ad uomo tormenta, ma E come Ninfe che si piu nobil donna, e la men nobile con Esser meglio ben disiare che mio giudizio.