DISTURBO. S. m. Sturbo, Impedimento. (Fanf.) Lib. Astrai. (C) Nondimeno per avventura verrae alcuno disturbo, che non lo lascerae uscire in frutto. Red. Leti. noje. —Prendersi un forte. Questi Tomit. con vigore e senza verun disturbo al lavoro. 2. 338. Acciocche ella possa attendere 122. (il/.) Ringrazio V. S. dell ufficio che ci ha fatto e fratelli le primogeniture. 7. Per corpo (come dice [t. Dare disturbi ; per lo piu di molestie di salute. — Grave, leggiero, disturbo ; delle cure che ci apporta molti disturbi per Levare a uno il disturbo ; sollevarlo da noja che gli si rechi. Per cerimonia, ch e sovente delle piu vere: Andarsene. i. Disordine, Scompiglio. (Fanf.) Buon. Fier. i. i. 12. (C) Bene ascoltato abbiam d alcun disturbo Per la fiera accaduto. 5. [G.M.] Mettere in disturbo; Disturbare gravemente. Segner. Crist. Inslr. 1. 13. 3. Platone) porta cosa in discredito il parentado. 6. [t.] In senso civ. Sansov. Cono. Polii. I principi oltramontani molto potenti, e che hanno molti figliuoli, hanno sempre animo alla 8. [t.] Disturbi o di anco per acquistare stato a in disturbo e da farsi. regno loro da quei disturbi, che sogliono per ordinario apportare in molti del disturbo ciie (M.) 11 Inquietudine, Agitazione di spirito. Plut. Adr. Op. mor. 1. 187. ne ha preso. Ha messo figliuoli, e per liberare il — cagione del nutrimento necessario. guerra, si per gloria come 1. incomodo. Pena. Cai: Lett. epiteti cadono anco in altri sensi.