ma dobla il fallo. (E non tolle fallir, t DOBLAItE. — Rim. ani. Guitt. 99. (C) Che punto fortunal, lasso, gallicismo antico, ricorrendo anche in cruda mia morte! Che doblo il male, dolente. [Camp.] Bin. Bon. xiv. Nello meo cor e quanto svia di bello 2. Ch ei Raddoppiare. fr.| Lat. barb. Duplare. V. a. Duplicare, fue quello Del vostro dipartir, Fra Guiltone.)