EGLI. Primo caso del Pronome di terza persona, e valeQuegli, Colui, Esso. (Nelpi. ha Eglino, e anche Egli, che vive nel Tose.: accorciato il pi. nel monte egli solo. — E ; nelfem. Ella.) [t.] Ant. Ehi da [Ile: finiscein a persona ; e Quegli E anco i Lat. Alis per Alius. — Albert, cap. 50. (C) E colui che preferisce da chiunque porta opinione n ando a casa il che non teme Dio, teme tutte le cose egli. Bocc. Nov: 17. 41. lo intendo... di torre via l onta, la quale egli fa alla mia sorella. Dani. Pur;/. 8. Ed egli: Or va, che l Sol non si ricorca piu povero di lui. Nel richiede i pron., senza e esalto e divulgo Per e ver che e delle mia scola. [t. J Modo pop. Il pi. col sing., per piu speditezza. Che dic eglino? 2. [t.] Tanto ama la lingua i pronomi, che negli scrittori piu parchi e ne luoghi piu eletti par soprabbondino, ma anche li determinano o rincalzano l idea o Or non generarono eglino lo quasi poco men che il Petr. negli altri casi obliqui, i quali il egli questo 16. Posto col yen. fem. Padre mandera nel nome mio, respitto (sguardo di rispetto e d amore) Col quale il fantolin corre alla mamma Quand ha paura o quand egli e afflitto. — Egli e un impazzamento aver che fare con femmine letterate, e con letterati femmine peggio. Fr. C est. gli fa a credere che (Mt.) piacesse. E g. 4. n. egli e disciolto, E su si leva subito stordito. 5. [t.] Egli proprio i come Questi, e sim. anco a cosa, sebbene gli usi talvolta si scambino. D. . 25. Egli il serpente, e quei (il serpente) lui riguardava. (Non uvrebbe detto : Quegli il serpente, ed ei lui.)4. Talvolta e replicalo soverchio, forse per maggior efficacia. Bocc. g. 7. n. 4. [Ut.) Egli dice appunto, che io ho fatto cio che io credo che egli abbia fatto egli. 5. [t.] Determina, per meglio accennare. Vang. Fuggi di nuovo e il sing. Ei ed egli abbian paura. E Rim. D. 2. i discepoli suoi. 6. [t.] Nella 292. e. 9. Ut. (M.) efficacia. Dant. Purg. 2. (C) Se volle egli. 7. [/.sato nel pi., quantunque sidica anche 345. 19. E non conoscon Dio, temono tutte le che Egli usato in tal guisa sia Disse la madre : 0 certo ch egli e quelli che cosa appare ond Un giorno che suoni barbaro. 27. Quand egli incominciaro La morte mia, ch or tanto come a loro parea; e 21. Com egli hanno tre soldi, vogliono le figliuole de sottint. il nome, come di per moglie. Frane. Barb. 243. 5. E far veder che 1 danno sia vie minor, ch egli hanno. Omel. Egli puo cambiare la sua ch egli sieno venuti... per consolarti di lui. Bocc. g. 10. n. 8. (il/.) Se cose lui ; e colui padre suo, e quivi a lui e alla madre narro compagno 12. Non maggiore espressione, e vale Quel ricevuto avevano. Passav. 162. Sono che di persona, ma anche principio egli era oscuro. (Tom.) eglino si biasimano. 8. si vuol "Ae tenga le e Stesso per ella ed eglino da Gisippo medesimo, Quello slesso. Bocc. Nov. 96. 11. (C) No sapeva egli stesso qual di lor due si fosse quello che piu e ambiguo qui.) [t.] Forma sonno insegnera ogni cosa, ¦13. [T.] Re Guglielmo turbato forte , fece prendere il Gerbino, ed «gli medesimo il condanno nella testa. Dant. Inf. 12. (C) E fe di se la vendetta egli stesso. 9. Stesso unito ad Orig. 394. Io (.redo certamente desinenza. Dep. Decam. 48. (M.) Si dice egli stessi qualche volta, che per l ordinario si direbbe egli stesso ; ma non si direbbe da imitarsi. Frane. Barb. stessi. _ 10. lo nganno, il quale Nov. 31. 16. (C) Egli e il vero ch io ho amato e amo Guiscardo. Petr. canz. 41. 1. E che il Nume enf. gentiluomini tua potenza sia Nel ciel virtu che stato gli era Bocc. Nov. 73. 15. A me par egli di favella. egli caldo veruno. (Il primo casa a desinare. E nov. innanzi al nome proprio. Vii. ancora molti anni passati che in Firenze fu una giovane. Ovid. Pisi. Gia non ti fia egli vergogna. (Qui In stumpa alla pag. 207 legge D. 3. 2. S egli 21. Il bosco in sul umili e giusti, spesse volte t elli.) [Val.] Fortig. liicciard. 28. erra... Eglino; ed Eglino si teme E 3. Si com egli avvien che... E 13. Perdi egli incontra che... 1 Air. Settim. 1. Se egli vivesse Codro, io sarei Sette volte nel letto... fr. modo del primo e del che tu vuoi domandarmi ; d interrogazione, anche accanto a vizio e non proprieta esser figliuola mia, che caldo fa egli? Anzi non fa Chiamo a se ora a Egli einterr., vivissimo; il secondo, rietnp., gli Qual colui che dal g. 5. n. 4. (Mi.) un altro pronome. Ch e dire pare monti in navicella 1 Si trova usato anche talora Cani. 48. 8. l l con le prep. Con, ad intendere che egli avea. di Lui, ma non e gia esso ragiona. dato In, Fra, ecc., (C) E se tu se con egli, Non seguitar tu quegli. E L opinion de mortali. perche stanno quegli, C han faticato in egli. Lassu nel grembo d Amor, coni vedete. Vii. S. Giov. Gualb. fine dell inciso ha piu Come il servo di Dio, Tra egli ed altri sofTicienti. avendo solo un pane, e il fece dare a un povero. (Val.] P«cc. Centil. 40. 97. tra egli e il Talora e particella riempitiva. Bocc. molti, che per esser tenuti si dice di altre cose. Filoc. (C) Egli avea l anello assai caro, ne mai da se il dipartiva, per alcuna si grande, come si stessi o quello 301. 13. in cambio Seti. Ben. Varch. e solo nella vista di quello quarto es. sarebbe inusit. Bocc. non ti fa mestiere il dirlo; il viso tuo favella egli, Din. Camp. 1. 17. (M.) Assolvea e condannava sanza ragione, mi dispiace. Bocc. Nov. 68. tanta baldanza prese che palesemente... vendevano la giustizia, e non ne schifarono prezzo, per piccolo o grande che egli fusse. 13. E messo 77. 1. Egli non sono S. Gio. Gualb. 331. (M.) Questa e anche quella virtu la quale egli Iddio comandando insiememente a tutti gli Apostoli, la propuose sopra tutti i suoi comandamenti. 14. [t.] Dopo il sost., rinforza. Colui che si acre grida agli ipocriti, egli e ipocrita. |t.| Per piu vigore, aggiungesi dopo il nome di cui S accompagna co pronomi Medesimo veci. Vang. Chi mi ha fattosano, egli mi disse che io di sabato prenda il 12. Io conosco di fuori. vada. — Il paraclito Spirito Santo , che il 30. Volsimi alla sinistra col Egli v 4. (Mi.) Di s egli quel ch egli imparo nella buone donne ente notissimo e veneralo. Egli l ha detto (ipse dixit). — Cosi di Dio senz altro: Egli che... ? 11. egli e Bocc. g. 7. ». 1. Ut. (M.) Ode di notte toccar l uscio suo, desta la moglie ; ed ella t Bocc. Teseid. 7. 1"28. egli e la fantasima. Pass. 261. Egli e una umilta falsa e fitta, ch 6. mio letticciuolo e me ne [Camp.] Bib. Esd. ili. 9. Or non sono le femmine la piu forte cosa che sia? il sentimento. L it. parlato, Re e tutto Io populo, lo quale signoreggia lo mare e la terra ?