ELEGIA. [T.] S. f. Compnnimenlo, in orig. di metro gr. Quinlil. e lodata. Ma in distici, e il secondo verso e pentametro. Dicesi trovato da Cullino o Callinoo d Efeso, la patria d Eraclito, il lacrimoso. Il tema della elegia era, d ordin., non lieto. Aureo lat. Ar. Fur. 46. 92. (C) Questi, meste elegie, quei, versi lieti, Quel canta eroici, o qualche oda leggiadra, [t.] Ov. abbigliamento d amorosa; il difetto 1 tuono tersezza da e lat., che procede per altro senso abbiamo elegie miserabili. GTIt. le fanno corrispondere il metro delta terzina. soltanto ma e di gioja, mestizia / Elegia. E troppe erano sovente in distici, pare grido non di dolore Puo Scritta, Motto: In zona textum elegion erat. 2. Siccome il gr. EXsXii;» e un Metter che Auson. fusi per Iscrizione, essere e lunga e e vale in gen. Volgersi, Torcersi ; e siccome le da l epit. di guerra ; cosi non sempre suonava breve. Siccome le iscrizioni funebri era bellezza. 4. (Mus.) [Ross.] sensi noi. [t.J Fare un Ne solamente la vostra tragedia Miserabileselegos a Tibullo, la cui eroico, ma le gioconde ode, e lascive elegie... |t.| Slaz. EXeXeu era grido di petulante. Ma abbiamo Elegie sacre, eroiche; le quali pero inlitolerebbersi meylio altrimenti. 5. Personificata, [t.] Ov. Venne l Elegia, acconcia gli odorati capelli; e mi pare che l uri piede avesse piu lungo. Bella la forma, la veste finissima, l Flebile carme, ilor. terribile e de piedi le ce rie d amatorie. Tac. Composizione strumentale di carattere lugubre o mesto. li. t Componimento in prosa patetico o amoroso. Bocc. Finmm. Ut. (C) G. [t.| Segnatam. per cel. o iron.. Elegia, ogni Lamentazione a flettala o nojosa, scritta o parlata Non mi fate elegie. Ne elegie ue canti baccanali : ma la politica oggidi si dondola da questi a quelle. 7. Modi com. a parecchi de Dan. Perd. eloq. 407. (C) elegia. Scoi. Scrivere elegie. Or. Cantare.