EPODO. [T.J S. m. La [t.1 L ultimo libro delle lirico in uso ai Gr., del quale le due prime dicevansi Strofe e Antistrofe. — Gr. Etci, e SiH, Canto aggiunto. a un verso lungo succede strofe movendo a diritta, l antistrofe, volgendo a sinistra ; l epodo, fermandosi dinnanzi all Accompagnare , Ripetere ; la chiusa dei impiccarsi. L epodo archilocheo e altare. L Epodo era come EmoSiov, Ritornello. — Epodos, in Quintil.= Salvia. Pro s. Tose. 1. 219. (C) Concludendo coll epodo. cioe col sopraccanto, che da alle strofe pomposo e nobile finimento. Chiabr. Vit. 8. Compose canzoni con strofe e con epodo, all usanza de masc.— Del canto meglio dire it. Incanto corrisponde nella formazione al gr. Erathiv, che valeva Incantare; e EitaSh;, Incantatore. Di qui forse venne che Archiloco, il quale, al danze sacre mossa piu viva, degli Epodi, volle cosi intitolati i giambi satirici, che facessero, come serpe all incanto, crepare l uomo odiato, il quale ando davvero a canto ; EwaJeiv valeva definito Metro lirico, in cui vengono alterni nel quinto, di meno: ma un piu breve. 0 forse canto Odi d Orazio s dopo la strofe e Yantislrofe erano versi piu brevi, per dare alla voce e alle dir di Pluf., fu Tinventore [t.) Terenzian. Integer hexametrus stabit, nec fiet epoduo. 3. terza parte d un perche i cantali dal coro intitola degli epodi, perche in quasi tutti i metri ivi usati [t.] Il coro cantava la furono dopo la morte di poche di quelle odi satiriche, non pero colla rabbia d Archiloco. Non gia che quelle odi e serivesse tutte negli anni ultimi di sua vita; che nel quarto libro ce ne di piu antiche; un verso piu lungo e forse chiamaronsi Canti aggiunti, perche non li diede raccolti egli stesso, e un piu breve; e non lui: al modo che Metafisici, i libri d Aristotele, dall ordine in cui furono collocati. Mar. Viltor. fa in lut. la voce femm.; Auson., Greci. 2. L Epodo sing.; plur., de componimenti d Archiloco e d Orazio.