EPULONE. [T.] mercanti e de mortuarie, o che con quelle gavazza ne piaceri materiali e chiude il sentimento sette, onde I settemviri epuloni: e alle delizie del giovare. Epulae e Epulari nell bene al Dio de di ciuco giovane lusso Mecenati futuri. e lussuria, [t.] Ces. [t.] profondere. Nep. onore di Giove, [t.] Liv. c insegna che Mecenate trovo il piatto di il loro avere. 3. Amplissiraae per Mangione. = Fr. Giord. quasi Agg. nel modo Quel ricco epulone. 2. [t.] Di mangiare, senza idea diretta di lusso o durezza di cuore. PI. ha Coepulones, que de tre epuloni o Epulas vino largius celebrare. In Firmic. sta espressam. epulae. Cic. Epulis pecunias Sta Pred. (C) Novelli epuloni, nella ingordissima epaccia (corpaccio) insaccano tutto senso di ; vate all affetto e alla pieta, Magistrato che mangiano insieme. Liv. ordinare i sacri convili in Epularetur more Persarum luxuriosius. Plinio Triumviro epulone. — Di tre che erano, Siila ne fece dei In ma forse veniva dalle epule ne aggiunse tre, onde i Decemviri epuloni. Iscr. Cestio settemviro degli epuloni. i. TU. di Mercurio; e sta aureo lat. ha sovente carne S. m. Dalla narrazione evangelica, Roma era un e Cesare ladri; detto Ogni uomo che intendessesi placare il mercante, [t.] Iscr. Sacro a Mercurio epulone.