EROE. [T.l S. m. I Gr. e i Lai. dicevano SUorno nato d una dea e d un uomo, o d un dio e quasi Agg.; ed e meglio la natura dell eroe sopra quella dell — Soldati eroi. (Qui sta se tra coni, a e la bellezza eranpure elementi semidei, e cose veramente divine. |t.] Staz. Le forze degli eroi anche siccome scherzava sugli eroi diceva talvolta di piu. ) Hor. Qual uomo ( virum, che dice piu d hominem) o quale eroe, di carita (senza l art.), mio mio racconto io pongo in poema, d un dramma, d agli dei vedra congiunti gli chiama gli 8. Modi loro. 2. Prima che che nel mio canto, nel tra gli dei, l ammirazione e la gratitudine li annoverava agli eroi, credendo che tenessero taluni deducono la rad. d forza corp. non costituiva di di morale virtu, [t.] Cic. potenti per virtu e per ingegno. Quindi, talvolta , Eroe diventava aff. a Defunto ; come anco i Gr. mod. dicono M*xapITr,«, Beato, quel che noi Quondam, o Fu, e Dio l abbia in gloria. V. Eroo, 8 2. Quindi, dove accennasi a morale fermezza lutti i Mani, cosi Eroi Le anime de morti, i Demoni, i quali Capei, pone a abitare nella regione mezzana dell aria e sui monti, ctme Esiodo da eroe, Morire da eroe. Beati. Non bene, pero, del divino (e ugni bene Eroe da Era, l Aria e Giunone; ne viene da Era, Terra, ne da Epa, Dire ) l antica stirpe troiana, de fatti non disgiungessero mai da quella della parola). Altri lo derivano dal caldeo. Ma la lettera R denota Je chante le heros. 5. Ape-no, "AppTiv, Pori, somiglianza coli antichita gr., i eroici; La e veramente ispirazione divina), i non so quanto sia it. ma la forza 109. (C) E chiamatili eroi, di quell idea, [t.] Virg. Qui ( negli Elisi (sebbene gli Ant. la potenza bellissima gioventu, magnanimi eroi, nati in anni migliori; Ilo e Assaraco e Dardano. E anche altrove : Magnanimi eroi; al ne ha la principal parte, 10. di Farinata dicendo; Quell altro magnanimo. — Eroi erano ai Gr. Ercole, Castore, Achille. — Ajace eroe, in Plin., Hor. Eroe, dopo Achille, secondo. In Virg. Museo poeta, in gli eroi compagni, i quai anime piu alto di tutti, ha nome d Eroe. Anacreonte, provatosi indarno a cantare Cadmo e gli Atridi, soggiunge : chi, in tale o tale lira soli amori risuona. In Virg. valore, e non fossero per della poltroneria. — Chi ai Lat. erano dei : Comincia Enea, l eroe : [t.] Per estens. e anche 7. Senso e sostengono fortemente il dolore. immota. Han il commilitone di Bruto percosso l eroe ; la Da assidue voci e faceto, a ragunarsi invita, [t.] D sacerdote, Entello per sola la vigoria delle membra. 4. Il medio evo nostro, del quale il Vico ben nota PtipHi, fuori de tempi suoi chiama Eroi. [t.] Gli eroi della Tavola rotonda. = Ar. Fur. 1. i. (C) Voi sentirete fra i piu degni eroi, Che nominar con laude m apparecchio... Tass. Ger. 1. 19. Dunque mezzo a grande schiera d non lunge Erano sparsi, questo Ut. Turno, Eleno re Enrico, il Voltaire: in gen. forza, come m"Apr,;, Lode, tra noi, troppo spesso l adoprino, il che credesi degna, [t.] Combattere pone nelle Isole Fortunale i uomo; Esiodo eroi, e vedra d una donna. Serv. fa che Eroici.) Anche da poltrona, era tutt altro il dell arte, imitarlo. Il mio rimane E in questo e ne sensi che poi noteremo, potrebbesi: Donna eroe, Femmine eroi, segnatam. se in tuie o tal caso facessero prova di Enea, Massimo eroe, o galanteria, abito e quasi di professione eroine.6. Segnatam. coindea tempo di que primi Quell eroe nostro, Catone. Ma [t.] Gli eroi della favola, Bruto e Cassio. Piu moralm., sebbene in tono di qua e di la e poeta del successore di Cesare, parlando di campagnuoli astinenti: Oh m avesse la terra prodotto al benemeriti per imprese civili, i eroi ! Meglio Eroi del Cristianesimo , e non soli i martiri. Eroe della Fede. cospicuo valore. a me nuova de Paoli. — Eroi prenderai, suo tempo. — Il un po meno, anco Addio, eroi ; che [t.] Non puo dirsi modo con — Eroe della Carita, Vinc. vorrei che fosse imitato o Cic. chiama anche Nostri eroi Quelli sopra cui versano tradizioni di tempi anteriori alla storia, o storiche miste a imaginate e a simboliche. [t.] Eroe dell Iliade, Ettore non meno che Achille. Eroe dell Eneide, non tanto Enea quanto l impero italiano. Eroe d un la vita degli dei, e un romanzo , il personaggio principale, e anche piu personaggi. Nessuna imagine di travagli giunge onde e suono imit. 3. anco in cose priv. e famigliari ; anco nel poema eroicomico e nel racconto faceto. la alto, esercito la carita fr., sebbene i Fr. forse di coraggio, ma pei causa chiamare Eroe d un impresa, che io come tale piu D. 1. sul serio o no. Dicono anche Eroe della festa, Chi fa in una solennita o adunanza la piu cospicua figura ; e questo per se sola l Eroe; eroi Semidei. Capr. Bott. 6. parecchi degli usi not. [t.1 L eroe del secolo, Chi colle imprese sue rende notabile non solamente se ma il o Clio, a celebrare; qual eroe, Quegli Quegli che che E un eroe chiunque in , e e inopinata. e pericolo, lelter. — sua mente eroe, anche quello l adulazione ponesse gli uomini Dio? Virg. Egli (Pollione) ricevera luogo piu allo e migliore. — forse fredde acque cercavano. — Qui si dimostra valente. 9. Siccome l ult. locuz., altre delle gia not. comportano l iron., come tutte le lodi, e tanto piu quanto sono piu ampie. [t.| C e pur troppo gli eroi del vizio, della Eroe senz altro; semidei [degli Argonauti). (Ma Semidei Giovanetti eroi", se incontrano avvertentemente che eroe. = Cocch. Dis. 1. 101. (Gli.) Osservasi che coloro che piu rasentavan l eroe, le piu pensava ammiro o amo checchessia tiene del neut.; come nel modo piu coni. : Ha dell eroe : e potrebbesi questa locuz. foggiare in modo che sia risparmialo quel tanto oggidi ripetuto Eroismo.