nostro esser piu suole 11 contento vendere Pisa a vorrei la donna, colla quale io feci il mercato di questo doglio. Cron. Morell. 329. Fecionne il mercato, e messer Gabbriello die la parola con dicendo : i sono Nov. 62. Fiorentini. Cecch. Dot. prol. E Io IO. (C) piu si tira E stiracchia, che a far mercato di Qualsivoglia altra merce. 2. Fare buon mercato, o gran mercato, vale Contrattare a poco prezzo. Bocc. Nov. 14. 5. (C) a quelli che l ajutarono, gran mercato di cio che portato avea, ma quasi, se spacciar volle le cose sue, gliele convenne gittar caro prezzo. Alleg. 162. (C) 65. Mai farem buon mercato, Perche 1 guadagno FARE MKRCVTO. Mercantare, Contraltare. Bocc. dir quattro parole. 5. Fare miglior mercato ad uno che ad un altro vale Vender a minor prezzo ad uno che ad un altro. Frane. Sacch. Nov. 102. (il/.) Ed egli (il lavemajo) diede sempre poi buona carne Non solamente gli convenne far e fece lor miglior mercato ch agli altri. 4. Fare mal mercato vale Comprare a via. Cant. Cam. Pool. Otl. Di quella razza fine, line, fine, che fa buona misura, e mal mercato. o. Fiesolani vi faceano mercato un vale Radunare le yenli colle mercanzie. G. V. 2. 19. 1. (C) Per cagione che i Fare mercato, o il mercato, giorno della seltimana.