FATO. [T.] S. m. Secondo la tradizione di Roma pagana, dalla qual ci viene il voc, Concatenazione necessaria, ineluttabile, ignota, degli eventi e delle cause loro. L aurea voce lat. e da For; altra collegandosi, producono un non per alcun tempo; cosi Pataff. ma e questo sa un po Opera e Parola son uno. Il Fato dunque sarebbe e in armi ; e il delle cause, o l incomprensibilita Pagani poi lo fecero nascere a lei nell Eliso) Quest per denotare l oscurita Verbo franteso anziche sconosciuto. I del vincolo tra le cause e es. ha senso sinistro sim. accennavasi in confuso alla tradizione del Caos, a cui la Parola creatrice fa succedere l ordine, la luci, la vita. 2. [t.] Segnalam. del destino de popoli, traducendo autori pagani, o facendo, in dramma o altra opera d arte, e il gr. Moipa aveva [t.] Ma se in Fati. Virg. l ha frequente, e non in senso di a ciascuno si vuol fai a disporre Bidone in pro 60. (C) Picciolo spazio quivi Priami. E: Lyci. E: respingesse. E: Nel Lazio, ove i fati non si rechino a idee : Terra debita a me dai fati. E: Non pensa al paese che gli e dato da fati. E: De suoi fati dimentico. e la madre gl insegna a me condurre a mio senno la vita (vorrei riedificare le mura della patria, Non curare molto i tempi Fati solo. [t.J Virg. Se il fato era ch io cadessi in battaglia. E : Didone sim. al not. Ripetasi nell it. se a cui non credeva poter resistere). E: (Enea dall Erebo e dulia Nolte, e l estrema volta che per volere del fato io ti dover solvere la dura quistion Virg. Le anime a cui per fato son debiti corpi novelli (da ritornare nel mondo immemori del passato). i. lmpers. Esser ne fati, destinalo, predetto o preconosciuto che sia o no. [t.| Svet. S era diffusa in tutto Agost. C. D. La qual costante opinione essere ne Forse con lei si ricongiunse Giudea avrebbero in que1 tempi il dominio delle cose. Ov. Era dunque ne fati che... ? (Questo modo porta sempre il pi.) [t.] E scritto, Era scritto ne fati, parlo (Fato te alloquor). [t.] Il fato naturale chiamano quell o che fingasi di creder tale; 1. p. 87. (Gh.) Non potente sull esser nostro. In senso sim., ma men com.. Era, E ne fati. Nel seg. non e cel. ; ma imitazione pagana. Bocc. non vorranno che sia. Della Virg. Noi vicenda. Fato prende diciamo per fam. di cel. di costoro. a. Ma anco i Pagani congiungevano l idea del Fato e della divinita, [t.] Cic. Il fato e il cenno diGiove 0. M. e il volere degli Dei 7. [t.J Che anco erano forse Dei, se in tutte le lscr. non s abbia" a intendere femm. le comportero qualsiasi dolore. E.* (Didone della Divinita, come noi. In Arist. Osta fAoipa, la Provvidenza. Virg. Sic fataDeum rex Sortitur fato, [t.] Hor. Acerba fata. Hor. I fati, e i buoni Dei. Virg. I fati rinverranno la via, e Apollo invocatoassistera. E: Voi, o celesti, e tu, Giove Massimoreggitor delle cose, udite le mie preghiere: Se il vostro Nume, se i fati mi serbano Pallante avea Proserpina divelto anco il E Fari Cic. dice morente) 0 spoglie care, persili che i fati e 30. (C) L alto fato : (Evandro) Me, espulso di patria e lungo i mari vagante, l pagane. Come quando in Virg. cagioni appiccate collocato qui, e della madre Carmenta gli ammonimenti tremendi mi ci condussero, e l Incerti dove i fati ci il Dio, la Fortuna, morte, [t.] Virg. (Dice Euridice E in senso piu pagano: Concordes stabili fatorum mimine Parcae. (V. Fata.) — Aristea si duole alla madre che rabbia da stirpe divina generalo invisum fatis; ma Proteo poi glieli promette non immutabili: ni Fata resistant; E: Se i fati segnatane ai Lat. [t.J Virg. orandi Qui sit, prius ordine redilam. 6. si dira Fato e pi. Virg. Enea: Me di Lucano. Cosi delle ora mi sospingono a ire per queste ombre di notte profonda, col loro imperio condussero (a partirmi da te); = in senso migliore D. 2. un Dio lo concessero. E di Dio sarebbe rotto (se quest anima, gia errante, potesse senza espiazione ascendere a si nutre di quest Credi tu, Malacoda, qui vedermi Esser venuto... Senza voler divino o fato destro...? Nel cielo e voluto. = E della provvida necessita del suo viaggio. D. ignara del fato, non li nelle lat.) E i Lat. Fatum diavoli resistenti). immortali. E i fati slessi i Pagani per Fato potessero intendere l o potestate. 8. giusto, non in quanto sopprime il libero arbitrio, fati alla terra, e piu gr. Mupa, che valeva non solamente Destino <> Caso; ma eziandio Equita; da wuipco, Distribuire, e questo forse daMs po;; onde M«pa valeva anche Parte e Possessione, come ne libri sacri. Pero il fato e a Cic. Ordine delle ragioni, che, l una all ch e forse in orig. effetto. — Meglio Cic. cheSenec. Ben. Varch. I. i. e. o anco d altrui volonta, essendo altro il fato, che e l inesorabile Fato han l una all altra. Rucell. Prov. 15. 5. 165. (Man.) anche noi di cosa inevitabile ordine delle naturali cagioni, le quali senza impedimento ch ell abbiano, per loro forza e natura producono mai sempre un certo e medesimo effetto. S. l Oriente l antica e providonza, se alcuno pero la chiama fato, perche chiama la volonta e la podesta di Dio per nome del fato? Tenga la sentenza, e ammendi il parlare. [Camp.] Com. Boez. IV. Fato si prende per questa disposizione delle cose, secondo che dipende dalla divina volontate ordine necessario, in quanto e Siccome Sorte dice la condizione in cui uomoo societa d uomini si trova e dura la parola degli uomini vaticinanti, 10. (C) Chi muta lato... muta fato. Agn. Allor. Rim. ined. 107. (Gh.) D di paganesimo, traaucendo il fato andava, [t.] Ma questi es. non s usano convenientemente se ci promettono sede tranquilla. E onnipossente Fortuna l ordine delle Giove sulla bilancia pesa i fati d Enea e di Turno, e Ilioneo pero si che ivi slesso Enea e per quella destra potente, ch altri sperimento e in pace una versione infedele del Verbo, Anchise, nell Eliso, fa la Parola rivelala dalla Divinita e lontani nepoti : Fataque Fortunasque virum moresque mamisirue, e Enea contempla lo scudo dov erano disegnate le glorie di Roma portando la fama e i fati de posteri : Tanto dolse a ciascun l i fati degli Dei, che sorti de popoli; Ettore, ragione dell uso. Cavale. Specch. de annunzia/ile l ignoto, Penati: Fatorum comit.es. E : Da quali fati condotto, il mondo d Europa con quel d Asia s affronto. Cic. Il Fato della repubblica. 9. [t.] Abbiam visto in Virg. Fata sortiri, e noi pur diciamo II destino Quando il mio genitor, cedendo Petr. son. 257. (C) 0 Virg. e in D. (1. 12. E 3. 32. E altrove) e non casuale decreto E: Ahi, da quali fati traggono a senso aff. a Sorte, in quanto questa e aff. a Ventura. = Onde, Rupe sub ima Fata canit Sorte, che viene a dire tanto quanto fato, cioe ventura. [t.] E il Dir la ventura, che gl indovini fanno, e appunto il predire quel che cieca fatalita. Giove manda Mercurio credere che sia destinato. In senso sm. Ov. Illa die» fatum miserae mihi dixit. Virg. Ahi! mente degli uomini ignara del fato e della sorte futura.[Camp.] i Lib. Cat. distrutte). onde Virg. Se i del futuro fato. [t.J Quel che comunem. La sorte, Il 47. (C) I divina. A di qui ad altre lagrime chiamano i fati della guerra tremendi. E : Vivete felici, voi che avete gia certa la vostra sorte : noi di Troja. di potenza miei Un triste fato mi sovrasta, Eneid. qual mio fato diro che vele siano date allibati [dare fatis vela)., [T.j Virg. autorita divina d Apollo. (Qui portino. E: Ove i fati ci traggono e ritraggono, seguitiamo. E: ¦ ."Enean in fata extrema sequutus. E: 0 figlio mio, travagliato da fati d uni in altri fati fati mi agitato ! Che guerre sostenute narrava ! In senso pagano il Card, impregnato Fati (era deciso da chi Nescio quo fato, Bemb. Slor. 5. de Trojani, acciocch essa, dimorati, non so per o tosse o gotta ma ivi. 10. [t. | Nell ultimo gli effetti; e forse anco al mod. Fatalita. Fatum parlare uomini di quella credenza, senso di Morte ; non giura per i fati d non si accennasse al destino di tutta la vita; ». Del destino d un serbano quest eroe, se e Cieli). [t.J E 1. 21. aura viva, e non ancora soggiace alle crudeli ombre. E, fato che... Cic. Per lo prova l orig. del a lungo Nov. 98. destino della guerra, Dictum, l arcana reliquit. Enn. Fari, Predire. I fati crudeli mi chiamano addietro. Hor. siam tratti. [Val.] f Lane. che una vecchia Sabella prenunzio a me fanciullo, scuotendo il bossolo pece. 76. (Gh.) Avvegnache spesse spade qual fato tornarono addietro. E un ciarlone l avrebbe ammazzato.) (Camp.1) Aquil. li. 54. Ma perche ogni cosa terrena ha el suo fato ed ene transitoria e poco dura, la inclita Camilla ricevette il suo fato. — Ass., consentissero a mutarli pregando: modus Post fata Sichaei. E: 1. 9. (C) Che giova Eadem me ad fata vocasses. E: Fatis debitus Arruns. t Tass. Ger. 4. 44. (Man.) Ma il primo lustro appena era varcato Dal di ch ella spogliossi il mortai velo, fede. In senso piu gen. al fato, fati, che uomini Veientes scripta haberent. — Modo fata dar di cozzo? (a ass. intendevano Morte non violenta, ma la mandata dalla natura, cioe dagli Dei. Cor. En. 4. 1069. Non le salvo, iochieggo di vivere; Parche. fatale Suo devoto capello. il. Modi com. a parecchi degli usi gia not. E atterrita (dolori non si accenni a tradizioni pagane; e pedantesco, quando non suoni cel. stella, o Fortuna, o Fato, Sortire in mia o iron. e Sorte e o Morte, Come m avete in basso stalo messo ! (Non c e piu tanto da ridere del Metastasiano Oh stelle !) [Camp. J // Virg. Melioribus utere fatis. Un volg. ani. Fati migliori. Sannaz. Are. egl. 5. (Man.) della stessa Divinita, in cui acerbo volvitque vices, is vertitur ordo. Iscr. Infelix. Virg. Si qua Fata aspera rumpas. D. 1. 2. Duro giudicio lassu frange. — Duro fato. [t.] 11 fato e contrario. Virg. Fata obstant. Cic. S egli e tuo fato che... — Era, E: Lui mostreranno soltanto i 3. 221.. Comanda che le cio sia ? = Petr. son. 100. (C) Son dilungato Dagli occhi, ov era, i vuvn so per qua Saio, "Riposto il guiderdon d ogni mia che gli e sortito ; di quello del Bembo a/§9. 12. Siccome nella rad. di Profeta e l idea di variare, e Vate, dicevasi Fates (V. F), Parlante; cosi Fatum la rassegna delle anime raccomanda di prendere gli Dei [t.] Virg. Genitor mihi talia... fatorum Oracolo. Hor. (Nereo a Orfeo) Acc. Aperte fatur dictio. In Virg. il Fato, conciliati a Provvidenza.) a Paride) Caneret fera fata. Virg. (Proteo) Fatis ora resolvit. E: Bui. Par. 1. 2. (Gh.) (la Sibilla). E: Poscere Fata tempus. Prop. Cortina Sibillae Dixit... rura pianda. — da suoi fati scritto, libri sibillini. Cic. Ex fatis partitisi di in cielo. (Modo fam. d iron. o di cel. infelice I fati scritti ne Era scritto ne amore altera e del suo lai. puo piu di noi). 13. t Siccome Fato si fece aff. a Ventura, cosi Parlare a fato ; come A fata, V. Fata, § 3. Nel seg. vedesi la apparsogli ombra mestissima, gli si indovino. {Che non veleni o volte molti indivini, massimamente certe femmine maladette, parlino a fato, dicendo : Cosi fia, e cosi e. Onde spesse volte mentono.