Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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Voci del dizionario

 

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FIO

fio
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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



FlO. [T.] fio A quei che, scommettendo, e trasl. In orig. FeuUo, ma specialm. Rendila che ne diede, prese In Feudo. Nel senso di diritto bigi. Fee, Premio, Mercede, Dono. V. 8. 75. V. 4. 20. (In questa da mercanti il. riscossa in Inghill. stabilita). [Val.] Fag. Jiim. 3. Fief. V. premio e pegno di fede. in gen., al da niuno intenda d avere Venez.) in fio della Chiesa Fio, che pagamento di questa locuz. sottintendesi Pagarlo alla giustizia, dir vogliamo, e forse quello appunto che i legisti chiamano seminano discordie rei. e civ.). l ultimo fio,... Ter una da Giove riformata Per renderle tio, li si fece vassalli. E 7. 10. 1. Delle quali baronie e signoraggi, e fii di cavalieri, rinvesti tutti coloro che lo aveano servito. Bemb. Slor. lib. 7. (Man.) il fio d ossa e negava di dar loro (ai Borgh. Vesc. Fior. 521. (C) romana, egli a suoi si paga il fio [bisogna Nella Legg. sai. Fiiiu, Danaro. Lascio e rifiuto al re Carlo di Puglia la contea di lieti... il quale elli tenea in fio dal re. Proc. d Innoc. 4. Speziai patrimonio di santa Chiesa, il quale egli teneva in fio. 2. Piu specialm. della rendita data o riscossa. Ar. Fur. 34. 36. (C) Oltr alle spoglie d esso feudo, conceduto in parte, e gravo in parte di gran fio Armenia e Cappadocia. G. V. A. 21. 4. E assolvette tutti i suoi baroni da 119. [B.] E 22. 59. G. Giud. xv. 63. Non ho questa signoria di mio retaggio, ne che io quale rei stessi pagasi antiq. Ar. Fur. 17. 41. punito pecunia. 3.1/ sensi dei Omaggio, Ricambio, in senso buono, usi slor. Il seg. trasl. di Tributo, due §§ preced. possono avere e antiq. Bocc. Am. Vis. (C) Ogni sua beltade Io ripresi poi uomini, largamente dato loro sotto del mal spiacer buon fio. Martell. Vinc. Ritn. 28. (Gh.) Allor ch io pago agli onor vostri il fio, Convien tacer per troppo alto segni della dipendenza, son quei vale Da: ma puo D. Inf. 27. (C) pe l ben ch ho da voi, pagar vi deggio. [in Purg.). Malm, 4. 32. S. t In senso sim., e anche non meritate; giacchi i tributi, e pure i desio. E Op. 77. 2. spesso piu grave che pene paghi l onorato fio Che, Il fosso (bolgia d inf.}, in che si paga il S. m. a Dio ; e A (che feudo. G. 2. (C) Fio, l Usura venia gridando: Aspetta! aspetta! Restate, Il senso odierno acquistan carco cosa Senza pagargli il fio l intendersi che a un pericolo, rimane bell altro, alcuno il ricambio del male, commesso.) Et. 11. Di lai superbia qui si paga ilfio 4. // Irasl. vivo e Gia per sett anni n ho pagato il fio. [B.] Ar. Fur. 9. 74. Sta Cimosco alla posta, accio non passi Ed a voi molte. anco fio, fio o rendita di della sua audacia). = £27. 27. (C) Chi fugge l erano annessi certi obblighi. e paga Quello che egli cosi ostinatamente di polpe. del pagare le pene, meritate modi il audace conte (senz esser (C) A chi cerca fuggir pon grave fio. E 27. fio e da saramento. [Camp.] E quel sorte imposta, o censo, che ola,, che qui parenti il concedeva agevolmente. G. sottomettersi alla dura legge e in Fr. — Fr. 126. Ma, se vuoi far pagar 4. Molti nobili e gentili volta almen fa a modo mio.