FOUMALE. [T.] Agg. Da Forma. E in Plin., ma in senso piu angusto che nell odierno. Nel filos. [t.] Quel eh e formale e il piu intimo e profondo nell ente. sotto la cura d un Agr. I. 240. (Gh.) per lui, chiamasi da S. Tommaso l essere formale delle cose finite. — Quel che e massimamente formale in tutti gli enti e l teoria della filosofia. La il Da essa (virtu delle angelicite intelligenze che muovono Dio vuole). 2. impronto in lei luce Par differente (non dalla materia densa o rada)...: Essa e formai principio, che produce... lo turbo e il chiaro uomo testamenti. Svet. Epistola circolare. IT.] quel che (C) Virtu diverse esser convegnou frutti Di principii formali (le qualita, segnalam. faccia, chi lo faccia, perche provenire dall intima loro natura). Pass. 284. E 1 padre, con tutto 1 le parole formali di Dante la formale figura della sua malizia. (Qui Figura e trasl.) che si faccia, che cosa 3. 3. in senso di Proprio medesimo. esso beato esse reale e la morale, costituiscono (e essenziale allo slato di oggettiva ed = E ivi. gli astri) vien suo sforzo, suprema e data all uomo formale, Quella che da la da investigare nei 3. Rispetto all uomo. Varch. Lez. 2. 297. Tutte le operazioni hanno quattro cagioni; materiale, formale, efficiente, finale: cioe, di Ass. a modo neut. D. si piu essenziali, degli enti, debbono quella che e puramente ragione formale Segnalam. della causa, sono forma e la sua specie autori son quattro; cioe, cagione materiale, formale, efficiente e finale. |Cors.| Varch. Lez. D. f. 147. La bonta della prima (Intelligenza, cioe Dio) ond elle (le intelligenze angeliche) dipendono come da cagione efficiente, finale e formale. = Pallai . Stor. Conc. 190. (Man.) E vi fu anche aggiunta la Grazia santificante, che e la cagione non efficiente, ma formale, per cui saniamo (siam fatti sani). principii degli all effetto. [Cors.] (Rosm.) Tre specie di ragioni ultime, cioe, la formale, la Tenersi dentro alla divina voglia questi epit. Cod. Anco che formale, (C) Le cagioni che [t.] Cagion nell idea dell essere, merce la quale conosce anche le altre ragioni. (Rosm.) La cognizione umana... si parte in si faccia. = Bui. Pr. la quale si suol dire anche pura, e in quella che e misto di materia e di forma. Tanto la cognizione formale, quanto la materiale, non e essenzialmente illusoria e soggettiva, come ma tale che scorge all i tempi, pretendono signif. log., dove Formale e le macchie della lana). assoluta. 4. [Par.] // Nardi, 87, ha Formale (C) Anzi e formale ad Sostanzialmente quello, o Simile a quello. Il qual modo, coll allro, [t.] Senso formale, d un discorso, d una parola, ci conduce dai preced. al i sofisti di tutti (quindi aff. a Chiaro, Espresso, Preciso ; ma con qualcosa di piu che non dicano la essere stesso. D. 3. 2. testatore non abbia dette quelle formali parole. — Varch. Lez. 511. (C) Per seguitare cio che da luce a (interpretandolo). Fir. As. 261. Piagionandosi un di seco, le disse queste formali parole. Celi. Vii. (T.J Proposta formale. —Dichiarazione. — Domanda. — Promessa. — Scritta formale. Lam. Ant. Tose, cxlix. Fece una formale e solenne abiura. o. [t.] Processo formale, Fatto con le formulila richieste dalla legge o dalla consuetudine. — Atto formale qualsiasi, fatto nelle debite forme. [t.] Cod. Osservanza formale, delle forinole de la verita beatitudine conformarsi a Hip. Prezzo formale, l ordinario. T.J Questi usi spiegano il modo ; Uomo formale.Che bada alle formalita anche troppo. V. es. in ForiMALiSTA. Non si direbbe se non per cel. o piu stalle. = Paolelt. L essere considerato inerentemente Op. burrajo e di varii pastori, tengonsi le mucche insieme in una 6. [t.J Cascine formali, dove, alle cose finite, fatte enti — Non so se sia d uso.