GAZZETTA. [T.] che riporta a del letterario, e certi giornali in Toscana andava per quattro quattrini. Band. Mon. 1588. (Maruc. G. 12. vili.) (Fanf.) [Camp.] Uiz. mar. mil. L obolo viene ad essere appunto quello che i Veneziani chiamano gazzetta, (De traditori nel ghiaccio) = Salvin. Annot, Buon. Pier. 3. il nome tali scritti o una gazzetta, cioe una crazia veneziana. Min. Maini. morso mette.[t.] Le gazzette dette (Gh.) Se la passa con motti e barzellette: Cosile incanta; e forse e sono stampati; e lasciar che spende i triaeri titolo d avvilire se stessa; [Fanf.] Srivell. Prat. p. 264. Monete di quattrini neri, che Mercurio, o altro simile siccome forestieri, sono moneta di mollo valore, al Bandi del 1625 e 1631. [t.] E siccome la gazzetta del paese, e di senso yen. era anche proibile tenersi. E cita i modo che i sesterzi erano grandi e piccoli, puo essere che in origine ; dir quello e mezzi non credeva gen. Somma, Ricchezza; e nelle Gi. Mai Gazetum e gazzette, fiicciard. 18. 58. Parve ad soldi, Aver quattrini, vale essere ricco e riccone ; cosi fin nel principio di questo un foglietto, un foglio d moneta da un lato aveva valeva danari, argento e oro. Questa Tutto si fa colle e Santi. Rimase in Dalmazia la Vergine; onde i ragazzi fogli. udir legger gazzette Ch or in Tose, a Palle gazzette, S. Marco, dall altro i denti in nota di luogo i ca rantani austriaci o kreuzer; onde le crazie toscane, alle quali il Cantar delle Grazie era devolo, come [t.] Cose da gazzette, da Boeiio, Diz. Dio/. Ven. (Gh.) Siccome un giornale, secolo nel Ven., Aver gazzette, avvisi, pagavasi una gazzetta, di qui presero 5. 4. (C) Si pagava stampe. It.| Poteva e puo la Gazzetta essere manoscritta. — Buon. Fier. 3. 5. 4. (C) Se della Fiera Avvien che s abbia a scriver la gazzetta, 11 menante avra luogo, Per amplificazion, da empier giuocavano a Marco e Madonna, Staro pe cerchi a E Sat. 13. (Man.) come sia presa Magunzia, ora Colonia, Che Svevia alla Germania il 149. Fag. Rim. 4. 57. ufficiali, cioe dettate da governanti, non so se abbiano piu avvilito questo titolo, di quel che facessero le avverse a governi ; ma In da Gaza, che valeva in 36. (C) Ornai la fama, sulle gazzette. Fam. di fama crazie, il dim. Gazula. Quindi, corrosivo. — Gazzetta del Nord. 3. la donna gentile testificava. 2. eccitare la curiosita per la singolarita loro piu o meno strana. 4. [r.] Sul serio Gazzetta medica, Giornale gazzette. e Gazzetta meglio buona o non buona ; per lo una storia o di qualsiasi [Val.] Fortig. bajette, a che particolamente possono esser la cosa importuna, Che non vorrebbe andar su le gazzette. Novelle e ciarle. Maini. 3. con questo (cinque soldi) e S. f. Moneta veneziana di ogni intorno le nuove e il cicogna. Ov. Ipsa sihi che... [t.] Farci la gazzetta letteraria; sebbene le Gazzette polii, l inezia colla malevolenza. [t.] Persona che sa tutte le novita, e ama ridirle, E Soldo per la sua orig. una gazzetta ambulante. 5. E l orig. del voc. dalla moneta ven., e, se meglio piacesse, da Gazza, uccello, V. § 7, consente che la Gazzetta sia, che a lui pare. [t.] altro gen., e sin sopra alcuno ; Sparlarne, attosim. della gazza che batte due soldi, che 19. Gazzetta sarebbe il dar che per quel che non dicono, o per il conti , di quello che dicono. [M.F.] Magai. Lett. Fam. 1. 118. lelter. non siano documenti politici notizia de libri Gazzetta venga Gazzetta di Francia grossi Aver Astolfo utili: dove piu gradito Di chi vi ognuno desse il giudizio secondo non solo politica, ma d Andare perle, Esser messo le scientifico di medicina. 6. [t.J Per dispr. Stile da gazzetta, anche quel d piu in cel. d iron. altra materia, peggio che negletto. [t.] Storia o anche Poema che narri i fatti aridamente e una gazzetta. Del Cadmo, poema del Bagnoli, si disse che era la Gazzetta di Tebe. 7. Battere le gazzette, Tremar forte per freddo. (Fanf.) [t.] Questo pare a me che venga dall avvelenando poco abbiano volo D col becco. D. 1. 32. del valore di due soldi. Mettendo sinche non ne presero le gazzette, Sparge per Malmantil, plaudens crepitante ciconia rostro. E cosi lega bene colla letteratura. V. anco Gazzette, § 2.