GOZZO. S. m. Ripostiglio a guisa di vescica che hanno gli uccelli sotto il collo, dove si ferma il cibo eh e beccano, e di gitivi a poco a poco si distribuisce al ventriglio, [t.] verso nel calice, meridionali) ricadimenti ma ajf. a Gula e a Gurges e o passare dal di buca, ptr osservare quando vengono Gargozzo ancor pelato il mento e Morg. S. Greg. (C) Il =: Pass. 137. (C) La colomba bianca venne in sull altare con tre ostie traevan nel fondo orrendo e in i. 89. Fanno (t venti la rete detta il bordonaro, 1 liquore del sangue. Vii. Bari. 16. lo ti dico ch egli ha nel mio gozzo una preziosa margherita, ch e piu grande ch uno uovo di 2. Per Gola. sicuri ornai faccian ritorno Gli uccei cantando il lor falso bordone Incontro al sol, che in questa parte e in quella Fa pel lor gozzo nascer le granella. struzzolo. Maini. 11. 3. Accio Tumidum guttur; lat. barb. Gutteria. diavolo vide quello che con bocca potea pigliare, ma non vide quello che gli dovea forare il gozzo. Pallad. Nowmb. 15. Scelgansi i becchi che abbian due bargiglioni sotto il gozzo. Dant. Inf. 9. Cerbero vostro, se ben vi ricorda, Ne porta e Gargano. Fr. Gosier. Gioven. 1 gozzo. Gr. 1. 3. 2. I venti meridionali... fanno putride febbri, ma non inaspriscono I tonni. (Fanf.) [L.B.] Anche ad Gozzo, Parte della lesta di da ammalati. 14. (Mar.) Barchetta (rullagliujo.I. in giu.) 8. nel gozzo ; Appena dopo mangiato. Non gli va dal gozzo aver mangiato, t muovono l epilessia, e inducono gozzo. 5. [Val.] tartarpse, che cagionano loro i sazieta, ed anco, come qui, semplicemente Provvedersi di vettovaglia. Pucc. Centil. 71. 66. Usciron fuori Que , ch eran dentro, per empiersi il gozzo. Fag. Rim. 6. 103. Con due Forare il gozzo. Far v iagg. 10. 334. Dello quanto Apollo a suoi seguaci da, Gozzi, te lo dico io, non s empie Fortig. Rkciard. 8. 103. Li ampolle da il gozzo, detto di liquidi. Beverli. morboso. Cr. 9. 73. gozzo. Mangiare a gozzi. II. lor gozzo Eran passati. 7. Non Jugulum e a Gurgutium. Onde dicesi del Ridere che fassi fintamente o per forza. Cavale. Pungil. cap. 26. pag. 255. (M.) Il ridere per invidia si e falso...; il collo lungo e in dice: Non passa dal gozzo stretto, e il corpo tondo [G.M.] Col gozzo pieno; Dopo i.] Col mangiare (Tom.) Trasl. Ho qualcosa in gozzo (che ho bisogno di onorali. Basta che guadagnino.) 12. 9. Fig. [Val.] Lasciare in gozzo, come cosa da doversi smaltire , un male da pagarne le pene. Pucc. Centil. 19. 12. Rispose: Andiam ora a pagaie i prezzi, Cli e nostri Padri ci lasciaro in gozzo (andavano a esser decapitali). 10. Per Enfiamento di gola il gozzo, e da due Bocca, l Orifizio di pozzo, pecore nasce alcuna volta gozzo per abbondanza d umori che dal capo discendono. Malm. 1. 66. Gobba e zoppa e costei, orba e mancina; Ha Fortig. Rkciard. 6. 33. Trenta sfregi il viso guasto. [Cont.j Cr. sozzo, E tante volte fero da Fauces, quasi Fox; d infermitadi, e indeboliscono, e non poco. Aver pieno il sonno, e fanno putride febbri, ma non inaspriscono il gozzo. [.Tor.] Targ. Ar. Vald. 2. 330. Gio. Battista Doni registrando i di vetro, il quale ha fi io al gozzo delle Alpi di Savoia gli uomini hanno voci chiarissime e fortissime a cagione delle perfette acque che bevono, dovecche in altre Alpi patiscono di gozzi di guadagni dire, ma non si = Red. Ditir. 44. nota che in certi luoghi Acque crude e Empiersi il 1. barili ormai per il foglie d alloro e 15. (Ar. Mes.) T. de Tose. Boccoli rimbrontolato non fora gozzo. (Le anime basse non cercano e di gavine, per colpa posso ora). [Val."| t Fig., per l Orlo, la (C) Sotto la gola delle gozzo iu giu Gargozza, e il gozzo. fan gozzi e in bocca, le quali ponendo P. Agr. sul corporale, Non questo impiccio, Che arrivavano Targ. mal al pozzo, Ch e scavato. bere pro. (C) [G.M.] Prov. vetrai. Sorla di vasetto distintivi dei paesi sani, quasi [Val.] Passar per speziali. giu. (Altro testo dice a Quei bicchieri arrovesciati, E quei [Val.] Buonarr. Ajon. 3. 49. E 6. ma come per proverbio delle acque troppo crude, [t.] (C) guisa di gozzo, esenza piedi. gozzi strangolati Sono arnesi bestia morta che vende il colla quale i pescatori di tonni fanno la guardia sopra traendosi del gozzo tutto di fossa, ecc. il Ven. i gozzo. 3. [Garg. ] altri usi; come portare rena, zavorra, e sim. — Rammenta Guscio. V. Cozzante.