GROMMA. S. f. Crosta che fa il vino dentro alla uova e gromma, e vin detta anche Tartaro. Aff. a Grumus, a Crusla, a Cremor, a KpiW,j, Condenso; e a 4. Detto 4. 41. 6. (C) Alla usitato di Gruma; ma puo cadere opportuno, segnalam. nel derivato Grommare, Grommato, quando v e stato nel vaso: e assai meno perline di gromma, grosse da due si mischi. E cap. 42. 3. Molte volte si lavino col vino, e la lavatura con bolle, la qual crosta e rosso e sale vi si metta. E 6. 66. 1. Alla colatura si giunga a condotti per cui di vino e di fuliggine, e se ne faccia unguento. Lab. 195. Insino a quali a poco li van uova, gromma di vino marzacotto, e altre mille cose nuove, n erano impacciati. Dant.Par. quella Roccia che fu l dov era la gromma. [t.| Qui il Landin. Dove solea essere la gromma, che rende ottimo odore del vino, che e la muffa che getta s adoperi. Cr. al nostri ora cattivo odore. = Burch. 1. 56. ((. ) Grasso di grilli, e gromma tartari d amplissimi nicchi, stillarsi Dep. Decani. 8. (6 ) Il comun proverbio ancor corre, che il buon vino fa gromma, e I cattivo muffa. 3. anche a 12. Sicch e Dello la muffa acqua ne condoni e in l acqua d Arcueil dentro di continuo, che anche si dice Gruma. Bari. Uom. leti. p. 2. (A/.) Veggonsi giu dalle gromme e da di barili. 2. Provero. a goccia a goccia... [Gont.l Spet. nat. v. 47. Avrete, s io non m inganno, venuto nell Osservatorio quelle croste una scodella di gromma comune o tre dita, cui lascia altri luoghi, dov ella corra polvere di tartaro, cioe gromma sen passa ; e le fornaciai, a cuocere guscia d riempiendo. Gummi. (Tom.) A di Tartaro de denti. Alf. Mod. e Voc. Toscan. pag. 12. (Mi.)