GUIGGIA. S. f. Parte di sopra della pianella, o del zoccolo, fatta per ordinario d una o piu strisce di cuojo. Altri lo trae da Corrigia. Rammenta il germ. Winden, Avvolgere. Fir. Nov. 4. 226. (C) Un pajo di zoccoli a scaccafava, colle belle guigge di zoccoli Ch hanno le (M.) Fannosene dei grandi (dec/li zoccoli) e de piccini, gli vo dare e insieme demagliati In punta in punta, da suoi vincoli. 2. Per Tane. 5. 7. Te Senza guigge, con esse, e un pa bianche. Lasc. Rim. d auro anco la guiggia. son d Ontano. E Salvili. Annoi, ivi. (Mi.) Lat. Vincla pedum, quasi dal lat. barb. vinctia, a vinciendo ; onde ne nacquela parola vezzi, tutto il dice D auro una cosa e rubarla, quasi torla e degli a calcagnili!. Buon. la Imbracciatura dello scudo. Fav. Esop. (C) E avea allo scudo per guigge funicelle. Lucati. Curio... discese a piede, e, preso Io scudo per le guigge... [Tor.] Mont. Iliad. 8. 249. Andiamo Alla conquista del nestoreo scudo, Di cui va il perfetto, e 2. 296. guigge legami del collo. Sguiggiare grido al cielo, e monili, rosse e ¦). Quelle Strisce di pelle colle quali si allacciano i sandali. (Fanf.)