GUIZZO. S. m. L alto del guizzare. (Fanf.) 2. Per simil. Dicesi anche di Diversi Che disteso e riverso Mi pesce che guizza. Dant. lnf. 27. (C) Ma poscia ch parve un sacco di stabbio. Dant. Purg. 25. E che guizzo Che dato avea la lingua in lor passaggio, Udimmo del tiene in terra, d guizzo, cioe che al modo d una lingua, quando parla, si menava la punta della il tremore e I guizzo se pensassi come al vostro guizzo Guizza dentro allo specchio vostra irnage, Cio che par duro ti parrebbe vizzo. E Bini. 24. movimenti, simili a quelli dire... But. ivi: Dandole quel ogni a"anim. e di pers. 6. luce. 5. Sforzato contorcimento, Scossa. Fiamm. 5. 115. (C) Delle mani delle quali piu volte con guizzi diversi e con forze maggiori mi credetti ritrarre. 4. E nel signif. del § o di Guizzare. Car. Long. Sof. 83. (M.) Ad un sol guizzo che fece il giovinetto, si trovo per terra rovescio, che ehber colto lor viaggio Su 5. [t.J Dare un guizzo, e guizzo stanco. [t.] Guizzo di (Mus.) [Ross.| Vibrazione. Bart. Suon. 3. i. 14-3. Ne (le corde ebbero) preso fiamma. per la punta, dandole quel soglion le corde non toccate al toccarsi, delle loro unisone. buoni citarista Fa seguitar lo come a buon cantor Dant. Pur. 20. (C) E guizzo della corda.