ESTRO. [T.] S. m. I Gr. chiamavano slavo Biest vale appunto l animali, che i Lat. Asylum, onde gl lt. Assillo, e Assillire, Assillito, Assillaccio ; meno feconda famiglia che nel gr., quantunque gli assilli siano dapertutlo fecondi. La /avola 206. (Gh.) Quel di Sulmona, tafani che stimolarono lo, mutata in giovenca,j>er Vira di Giunone stimolala da cura gelosa. Eschilo fa egizio il vocab., voce loro per Passione in Oiuw fui. dittila. Pare che Virg. voglia il voc. it. piu ant. del gr. Il gr. discerne grossi e maligni e ch l effetto, cioe il furore eccitato. Agl It. e ai Lat. manca il [t.1 Vuole il suo estro Ma il Morg. ha Assillare; e gli ant. avevano Assillo ne portamenti civili, non ben Gr. e della mente, ilqual detta da gen. Dice un Libro di Mancale, d assillacci Tormento ; come i si entrano dal naso ; Pini, e dagli orecchi, e questa e la solila via di simili bestie. Plin. dice che l assalto di certe pecchie piu grandi e dell estro. v. Oisrpcu Estro. Piu usit. una parola, diciamo: Gli e o anche d uomini bestiali. 2. Furore guerriero. Ar. Fur. 33. 79. (C) Senza che tromba o segno altro... Che lo schermo e il ferir lor ricordasse E lor pungesse il cor d animoso estro, L uno e l altro, d accordo, il ferro trasse, [t.] Gioven. Fanatico del tuo estro, o Bellona. 3. Di capriccio o d impeto. [t.J Non si sa che estro lo pigli. Estri di pazzo. Ha certi estri ! estri; che non procede colla senso di Estro e lo olorpcs queir insello, molesto agli s approssima a questo debita animali per ira o per impazienza. Ma nell it. puo morale, la filosofica o pratica in se e avere meno scalti. Mi verrebbe l estro di spianargli le costole con questo bastone. [t.] L Estro e piu impensalo e piu fugace del Capriccio, e sembra anche regolarita. i. In senso buono, a un fatto, a Estro venereo, segnalarti. di bestia, un estro che ni e venuto. Mi venne l estro di rivedere... In questo senso s approssima a Fantasia; di sbalzi). Studia a aff. a Capriccio, ha piu parte la volonta e l azione. [G.M.| Far le cose a estri (a scatti, a cantare. [t.J Lo stesso componimento .4nco Uomo fatto a Bizza impeto d uomo o d piu innocuo. Per togliere importanza aff. a Movimento dell animo Estro febeo. (Slaz. Pierio, sul parole efficaci e segnatam. poetithe. [t.J C. wp. Umb. e abituale d artista. Mem. detta l estro. Estro lirico. = Salviti. Pros. tose. 2. e viene C estri talvolta non 3. ne da per orig. que con estro poetico, dopo di avere meravigliosamente espresse le mutate forme degl Iddii, presagisce a se medesimo una vita da non mancare giammai. [t.J Non ho estro, Non ho voglia di scrivere, ma neM Estro, quand e dall istinto. 5. Gli e nemiche alle altre chiamavasi alt. e pass. eziandio l eloquenza ; e ogni arte bella. per lo piu Fantasia, Capriccio, son delizia troppa germanica; vuoisi la melodia, che con la scienza si perfeziona, ma che sgorga dall estro, tOi. (C) Pieno d estro. estri. ha estro. Menz. Op. sono l ispirazione del noeta o del musicante, ma tale o tale pensiero o forma dell arte, [t.] 11 fervore degli estri. Nemes. Aestuat. I begli estri. L ale degli estri. 6. [t.] Ma perche l ispirazione e negli attiesterni affettata piu da coloro che meno la sentono, Estro suono it on. o cel., segnatam. se dicasi: la e cerio non viene serio.) Invasato dall ... Il vino gli da estro. L estro gli viene dalle monete. 1. Modi coi», a piu d uno dei sensi noi. CuW Unvale Nella musica: le dotte armonie Impeto anche corporeo. Coll ll puo valere Ispirazione e attuale E canto quello che mi Op. 1. 221. (Gh.) Nel petto Tal estro scesemi. [t.j Gli salta l estro, un estro. Gli vengono. L ispirazione religiosa o la bizza essere piu chiusa per Oiaipnmt, l azione, da Otmpr^a, direbbe Estro. ¦