da Agore in quanto la V. neulr. Piacere, del frane. Agencer, ma tutti e due vengono da Agore ; giacche il porre le cose in modo che siano agevoli all tiso loro, e ci si affa, ci si Spagn. Agonciar, Fare con diligenza. Quindi sta per Abbellire, che anche diciamo Accomodare, Aggiustare. Guilt. Leti. 5. 22. (C) E Him. 1. 70. (Man.) 1. Trasl. Appagare, che familiarm. dicesi Accomodare. Frane. Barb. 359. 15. (C) 5. Accomodare bellamente, secondo il senso di quel piacere che tiene talvolta dell agio, e come familiarm. diciamo Abbellire, sottinteso il nome dall a. cosa fa per noi, parte di 2. 150. 4. Agennrsi, pers. Ant. Mona Nina. 140. E Maestro Migliore da Firenze, bellezza ed effetto. avviene. liim. di cosa, Compiacersene, Accomodarsene motto. Htm. Ant. Dant. da Majan. 2. 499. (Man.) E Jac. da L<.nt. 1. 202. K. Col Si, a modo impers. [t.| Non mi si agenza (Non m accomoda, Non mi garba). Folcacchiero Folcacchieri. E Jacopo Pugliesi, 1. 239. 6. /Isso?. Ch altri spiega Risplendere, Fig.; e puo intendersi ellissi per Accomodare, t AGENZ.4RE. [T.j V. oggetto abbellito, liim. Ant. Dant. da Majan. 80. (C) Potrebbe anco intendersi Agenza, Nenlr. assol. , per Si agenza, Nentr. pass.. Si accomoda dentro nell oggetto. Ci risiede bellamente.