ANNEBBIARE. V". a. Da Nebbia. Offuscare con si leva loro i pampani, Cor. Mattar,, san. 7. (M.) Andava, quando annebbia e quando annotta, Culattando i colombi e i pomicioni. 5. Trasl. Alt. Adombrare, Oscurare. Vii. SS PP. . 54. (M.) Credendovi la verace luce annebbiare per le vostre tenebrose scienze. Salvia. Avveri. . 2. 3. 11 rimanente de vocaboli ci Magaz. Ctdliv. tos. 41. (Gh.) 4. dell acqua contenuta nella boccia. sono in Fu costui Lavalo, e so nel ver piu non m annebbio, Trent anni o |.iu si tenne il mio per lui. U. E per Offuscarsi. Imperf. Tira. V. 10. T. abbaglia, anzi accecasi la vista. e Con pari sollecitudine si vide annebbia 6. E dello dell Intorbidarsi alquanto d un fluido limpido. N. ass. Sagg. nat. esp. 2. (Mt.) s 8.255. Ad ognun s annebbiare, ed agghiacciarsi la parte E N. delle biade, quando 7. E delle frutte e pass. Diltam. 2. i?>. (M.) fiori, che, offese dalla nebbia, riardono e non allegano. ha in guisa annebbiati, clic... Si rilegano (in maggio) le viti, e in qualche parte nebbia. 2. E N. ass. perche non annebbino, e piglino vigore l uve dal sole. E att. [t.] Giul. Il vento libeccio annebbia i castagni e li avvampa.