r ASCENSO. S. m. Da Ascendere. Aff. al lat. Ascensus. Lo ascendere, Ascensione, Ascendimenlo. [Camp.] Comm. Boez. i. La quinta parte della notte, secondo Isidoro, e 1 mattutino, in lo ascenso delle tenebre e dell aurora. = Sagg. nat. di una architettura comodissima, facendo che sia di natura contrario continuazione d ascenso fu gradi cento trentuno. 2. [Cam.] Per Salita, Scalata, e sim. Comm. Comm. Boez. v. Onde Joanne Damasceno nello libro secondo e co suoi riposi, e orazione e ascenso d intelletto ascenso in cielo. 5. Tutto cio che 1. (M.) Lo ascenso la (Mt.) La natura specie e cumularo e misero serve a salire. Magai. Lelt. scala non rapida e tutta d una branca, ma dolcissima, per sopra l : La in questo modo dispose i suoi asceusi esp. l uno Lo sollevarsi con la mente orando, contemplando, sino al cielo. Boez. in. Congregando li monti, dice specie. 4. [Camp.] Fig. altro ; che sono tra ordinero un a Dio. a. (Mus.) [Ross.] L ascendere. Tose. 2. 20. Questo segno (diesis) diversamente par fu a gradi quarantanove ; : perche nell ascenso accresce , e nel discenso diminuisce. Dello della Voce vale Tono di voce che sale verso l acuto. Oli. Comm. Dant. Purg. 5. 27. (Gli.) Nota che 1 canto e mutazione di voce per ascenso e discenso.