CELIBE. [T.] Agg. Pers. che non e nello stato conjugale. Denota stato di quello stato. [t.] Vecchio che Scapolo, accenna alle ragioni religiose, e alle nel semplicem. mor.; giacche anni non aver moglie. Del potersi dire di femmina Vivere celibi. [t.| Essere. — Cic. Rimanere. — Conservarsi. Questo segnatam. nel senso relig. o anco conseguenze civ. e mor. del stessi Pagani derivavano Celibe da Celeste : etim. non probabile, ma dimostrante il sentimento che avevano piu durevole e piu deliberato celibe. Plaut., di vedovo, e potrebbe^ pur dire: Vedovo divent un anno, rimase celibe per gli trenta. 2. Giord. Teseid. I. 10. st. 79. {Gh.) Serbero sempre inai celibe vita. E in Or. [t.] Ov. Letto celibe. 3. Sost. |t.J Contare avrebbe ragione chi lo derivasse in un paese, non e, di per se, un dimostrare la corruzione ne la purita de costumi. 4. Fr. Bocc. Pred. R. (C) il numero de celibi dal gr. JCot-rn luna, Senza letto conjugale. Ciriff. Calv. 1. 3. (C) Vedova sempre star, celibe e casi a. !>. D animali, [t.] Plin. Colomba 6. Ardilo il frasi. d Or, e d Ov. che dicono celibe albero non maritato alla vite.