CHINA. S. f. Terreno che avvi molto rei china. Varch. Gitioc. Piti. La A/. V. positura di quelle cose che Malacoda non vedendo venire soccorso, impauriti delle grida delle femmine, abbandonarono il poggio, fuggendo alla uomini e d Erta. (F««/".) via che va di Firenze a San Miniato si chiama costa ovvero erta, e la medesima via di San (lamquam maceriae depulsae, il testo). china ovvero scesa. [Camp.] Mi!. M. Poi. Cr. 2. 20. 1 capi china lunga venti miglia, molto mala via, ed scende ali ingiu, Scesa;, contrario rubatoli 2. Trasl. [Val.] Fine, Morte, Sepolcro. Buonarr. Ajon. 2. 95. Al viaggio Di questa breve vita peregrina Son volto troppo ornai verso la china. 3. [Camp.] Alla china. Modo avvero. Lo stesso che Allo ingiu. Volg. Bibb. Salm. 61. Partonsi da Dio e chinansi da lui come macerie sospinte que che vanno all erta si chiama = Sen. Pist. p. 123. (Gh.) Tu vedi bene che la statura del corpo di alla china Miniato a Firenze e diversa da que che vanno alla china; que che o par che vogliano andare. indietro ;... . [t.| Quasi prov. Lasciare andar l acqua alla china ; le cose e f/li uomini come vanno vanno alla china, vanno piegati E di ragionevole condiscendenza, e di noncuranza astuta, e di timida debolezza. V. anche Acqua, § liif. S. A china. Post, avvero., dicesi della 3. 41. (C) Quei rfi in qualche parte pendono. (Tom.) E poi avvi un altra delle fosse richieggono una fossa aperta, alla quale a china discorrano. V. A china.