COSTA. Avv. locale, cosi di stato come di moto. Lai. Isthac. In cotesto luogo. Filoc. 2. 301. (C) Veggendo tante belle giovani quante ho inteso che costa sono. E num. preposizione, e vale Di cotesto ajuto, ti stai costa. [Cors.] Dant. Inf. 12. La risposta Farem noi a Chiron costa di presso. = Filoc. I. 2. (M.) Il Duca ed del mio luogo, In cotesto morte son venuti costa. 2. Talora col vederla mia luogo. Uvid. Pist. di alcuna 339. Tu, negligente Ascalione per non segno di E con altre preposizioni. Per ti partisti mio: perche di costa mio non tornasti? E 63. li. (M.) 0 comare, non sent io di costa il compare? Lab. 124. (£ ) Fatti in costa: so Dio m ajuti tu non mi toccherai. Bocc. Nov. 26. 19. (Mt.) Fatti in costa; non mi toccare. [Cors.] Dant. Inf. 22. Disse: preso per cosla. — Vai Vedi queste voci. 7. fu usalo anche senza la particella Di. Dant. Inf. 8. (C) Perche I maestro accorto lo sospinse, Dicendo: via costa con gli altri cani. i. Opposto a Qua. Fiam. I. 4. (Mi.) Ne possa costa una sola piu che qua molte. 5. Aggiuntovi Entro. Bocc. Nov. e se ne fanno Costaggiu mi metterete cosla entro, io vi lavorro si l orto, che mai costa. — Ha Fatti in 6. Si unisce al Giu e al Su, 21. 10. (Mt.) Se voi e Costassu. 5. Accennando moto da luogo, [G.Tyi.] alcun caso, o (C) Quinci costa, In non vi fu cosi lavorato. costa, malvagio uccello. in costa. — E andato in costa.