COSTANZA. (fiosm.) Nel senso noi. in fermezza e di cui l uomo non cede a e proprio ne usit. chiamarla vincere a tristezza o fatica o travaglio alcuno neltoperare il bene; Perseveranza nel bene, Stabilita. (Fanf.) Bocc. Nov. 19. 8. (C) Avendo piu dolori corporali, ne che rimanessono in costanza e deliberalo. G. V. 10. 50. Casligl. Corleg. 3. 303. (Mt.) La ostinazione che tende a fine virtuoso si dee chiamar costanza. [t.] Costanza nella fede, nell amore, nell amicizia. S. f. Aff. piu di fondo al § di Costante. La costanza delle illazioni dimostra la potenza del ragionamento. Bocc. Nov. 27. giunto alla porla, e domanda costanza, che sette che si e promesso e Puo la costanza, volta al male, essere ostinazione e peggio ; ma non di perfezione, senza alcun fallo cosi. 5. Rimanere in costanza vale Non mancare a quello anni vinse quella battaglia. (Tom.) aureo Constantia. Virtu per costanza. 1. (C) Confortando i Fiorentini, si lascia dee avere aliai, fedeli. A. |M.F,| Istanza, Premura. Par. S. Beni, in Raccolt. per la Rubo, 61. E i. (C) Fu di tanta con grande costanza di entrare.