COTE. S. f. (Min.) Pietra da affilar ferri. Cos, cotis, secondo Plinio, ma la nera a me, die cote fui con Ger. dO. 10. (M.) Della acqua, e a braccia, o con la cote, la pietra focaia..., il basalte, E ili. Sotto le pietre nere colore, aureo lat. fCont.] CU. ne sia anche d altro stara la selice (benche ve Tipocosm. (Fanf.) Petr. cani. 48. 3. il paragone, la cote, e cosi rintuzzarli, appuntarli, spuntarli. l alabandico, il peperigno. = Casligl. Corteg. o accresca fona altrui; ma che non taglia punto, pur fa acuto molti si dice tepa, o Le Filic. Rim. 87. (Gh.) Il 4. 440. (M.) La cote dicesi solamente di cose morali. e la prencipale) e poi (C) Sempre aguzzando il giovenil desio All empia cote, ond io sperai conforto. Cuor. Past. fid. 5. 9. Credetel pure 405. Lo arrotar ferri o Di fede all uno, e d onestate all altra. Tass. ruote, e queste a l virtu cote e lo sdegno. Dkesi di Cosa che affini ciel con occhio bieco Guardommi; e l uno ali altro mal ferro. 2. Trasl. tante Che scolpite ho nel cor barbare note D odii e d ire e d amori, a cui far cote Belta frale, onor falso, e stima errante. 3. (Fort.) [Cont.] Lo stesso che Cotica, nel signif. del § t. Busca, Arch. mil. 94. Si fa la fronte di cote de prati che da il fu cote. E 214. motte, i SpagwwAv e chiamano cespede, in Francia gasone.