i DATO. S. m. Do«o. Aureo lat. Amm. Ani. 16. 2. 7. (C) Non indugiare colui che lo propone di 16. 5. 2. Dice ivi fr., i mod. It. ne guasta chi rimprovera. Vit. S. nuova. = E Sagg. 92. di danari, o d altro ili pecunia, ossia dichiara non m inganno, mano..., ilVescovado di Firenze ha... [t.] Prov. Ogni dato vuole Fr. Donnee. Ma, impregnati dato, cioe nei numeri dei Tasson. [t.] Ogni notizia, data la quale, se ne desumono conseguenze teoriche o pratiche. il mandato. Egli e pero perdalo altro che nella quantita del [t.J Nel ling. filos. 1 primi universali, I primi devi la chiosa: Lo suo cognizione u U ragionamento). 5. Per dato e fatto d uno ; Per cagione di lui principalmente. Imperf. Prov. D. 9. T. 4. 69. (M.) [Se ricevi, dati (da cui fatto di colui che, mattamente adoperando, non si rende atto a riceverli {i beni dati da Dio). 4. In bnon dato. Modo avverb. In gran quantita, Moltissimo: dicesi anche In buonissimo dato. (Farif.) rendere. Lat. Omne datum.) 2. Secch. rap. 1. 57. (Ut.) Nelle canestre lor di vinco fine Portavan pane, vin, torta in buon dato. 5. (Mat.) Diconsi Dati le Condizioni una si poneva per dato problema che lo dato (M.) E parmi, s io a colui che si dispone a risolverlo, perche gli servane di mezzoper arrivare alla soluzione ricercata. |Gen.] Gal. Sist. 3. Vanno (i calcoli) con la medesima regola, non variando in e muove la dato abusano. di Ma e men com. gradi dell altezze polari e delle elevazioni sopra l orizzonte della stella Gio. Gualb. 324. Per intervenzione all angoscioso. E cioe per dono dato da che 1 suo progresso (il progresso della dimostrazione) sia mutilo, e che gli manchi una parte principalissima del dato. fCont.] G. G. Dif. xi. 408. Gli dissi che una proporzione era il converso di un altra, quando quello che era quesito nell e gli accidenti noti del nell altra.