Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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DAZIO

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



DAZIO. [T.j S. m. senso gen. di Dare. [G.M.| da al Comune Luogo ove pagasi cose che Cass. 2. 1. (M.) Io Aveva messo un ne escono. Dall aureo lat. femm. Datio; come Praefatio masc. pagasse dazio di parole e robe. k. Dazii, pi. Quegli | Cons. mare, Entr. Use. vii. Quel die porla («/cime cose) moneta, [t.] Baldi, o nello massime se per aggravarli, dazio della certe industrie del paese, e d intrada, o Tariffa del dazio. — Tassa di dazio-consumo. — Dazio di favore. (Per favorire uscita. E xvi. Paghino dazio podere impone al contadino; per : improvvida protezione. ) — Non si unifica la nazione unificando i mercanzia, sia obligato pagare il e neanco unificando le leggi, massime le cattive; ma rendendo[ unanimi senso fig. o di cel.) le credenze. = Ott. i dazii. = M. V. (C)E mettono Modo prov. Chi non ha [t.] Franco di dazii. = per vender, o far datit, Stato, o che dazio sopra tutti coloro che vi abitavano. (Sopra le pers. non si mette dazio; se non in le opinioni degli uomini e pagan dazio. (Se ne fa Quando i rettori delle cittadi impongono indebitamente le imposte e i dazii a cherici e alle chiese, e ammoniti non se ne rimangono. Diltam. uova, frutti, ecc. (Man.) — ponea dazio alla stadera Del pan, del vin, del mulino e (M.) ed per le il dazio. Ar. dispera, [t.] Appalto del dazio-consumo. — Riscuotere 1 Coni. Inf. 12. 215. 6. 47. (C) Necessita fu a mercatanti fiorentini, a cui era staggila la loro mercanzia, di pagare il dazio, e rompere la franchigia. t lat. [t.J Dazio se dazio (roba da daziare) non cura punto se lo cercano i dazzini. (Chi e innocente non teme.) Cecch. Prov. 58. del sale, Che disperasse altrui, della Tac. Dav. Ann. 13. 179. (C) Levati i dazii, anche i tributi si vorrebbon levare. [t.| Togliere un dazio. — Abolire i dazii. 2. Fig. [t.] Prov. Tose. 232. Se si dal femm. colte e dazii agli altri, n avrebbero meno. (Contro l incauta loquacita.) Ivi. Parole non = Maeslruzz. 31. 2. (C) spreco.) 3. o al Governo essi sono ricoglitori com or portatisi nella citta Apol. 85. vo che al Dazio Tu vada, e dica a quei lupi, che mandino Va di lor qui, che, prima che s imballino, Vegga le d entrata, d uscita. [Cont. aggravii che il padrone del dijficultare lo spaccio alle estere lo piu in polli, 2. 23. Qui non si Secondo il Quel uscita, [t.1 che si In Tose, ora chiamami Patti.