DECIMA. S. f. vino, di tutte le rendite. beni e rendile, che da l Uffizio della decima. Benv. di esse. G. V. 9. 331. 1. (C) Tolse della Chiesa, [t.] Diritto di tornavano ecclesiastiche. 3. E per ricolti di i Per Diecina. Tit. Liv. 318. Iddio ordino che fosse loro provveduto delle decime e delle primizie e delle offerte. Dio, e vorra ch e questa fu detta decima, a salti di ottava e di quella decimasettima, la decimanona, la vigesimaseconda, — Soppressione di decime Chiese... La decima in tutta terza duplicata. S. Raf. 1. di decima.i. UImmiti " del la decima del grano, gli perdoni li suoi sopra — Vang. Do le decime di tutto quello che posseggo. — Affrancamento di decime feudali. Gr. S. Gir. 27. (C) Chi vorra aver guiderdone da Instr. Cane. 39. (M.) E del Dazio o Aggravio imposto peccati, renda decima di tutte le sue cose. [Val.] Fag. Htm. 3. 290. Quasi che Dio, nel rimirar costoro Debba dissimular, perche gli danno Una decima vii de furti loro. su poderi per meta, uno dei cinque pre-# cctti a collettori del Papa, che decime. — Abolire le [Val.] Pucc. Centil. 80. 77. di Spagna, tutti i danari principio importava la decima parte Celi. Vit. 3. 1