DEIFICARE. [T.] V. a. Ascrivere al numero degli dei, Onorare con onori divini. (C) pero non vollero cosi (C) Vollero che tutti gli Assiri credessero che Belo fosse deificato. [F.T-s.J Tass. T. Poem. er. Giuliano. = Cor. ,4poJ. 279. Discip. Spir. 17. var. gatti. [Cam.] Borgh. Selv. Tert. 29. Che di Dio deifica l uomo la vite, e riputato Dio, e stato trattato male Lucullo, il quale di Ponto in Italia fu il primo che portasse le ciliegie, se non e stato deificato come autore d un nuovo frutto. 2. Per estens. Ott. Coni. Dant. 1. 92. (Gh.) Egli deifica il ventre, in luogo di Dio. Ap. Quorum deus Dio) purga..., e si conviene a Dio? 4. Risp. Rom. Plut. 33. (Gh.) I Romani certo 19. 23. Il cercamento (di non e grandissima ingiuria deificar se medesimi, ne mostrar tanta superbia, quantunque riponessero nel numero dogi Deificare i principi, [t.] L romano. Montecuc. 1. 73. Via compendiosa per stimarono la virtu cosa propria, Dio, che l uomo, il quello d altrui, e il lo fa Dio, ma piu senza piu, a deificarsi bastasse. del regno Egitto deificava i E in Cassiod. Guid. G. tosto a all apoteosi, se lo appropriarsi quale e creatura, quasi deificandosi, dea (dia) a se l onore che solo la mente a se unita. Dell esaltare quasi pers. divina, [t.1 Cassiod. Libanio difico il. iddii Quirino, fondatore Cavale. (Gh.) Non solamente per lodare, ma per celebrare e deificare la Casa di Francia. Tass. drizzando l affetto della mente, d avermi coronato, senza voler deificarmi. 5. Nel senso crist., da non ne abusare, [t. J S. Tom. La Grazia se Bacco" per avere mostrata ; non rivestirsi degli abbigliamenti della deita, simile a Dio di prima. = Teol. Misi. 67. (Man.) 11 vero Bene, Leti. 3. 186. (Man.) Contentatevi e congiungendo la mente a Dio eterno, deifica 1 Rifl. Tass. [Cors.] S. Ag. C. D. e di niuna fatica E venter est. 3. di adulazione degna del segretario Rifl. Salv. Oraz. 5. 55. (Man.) ( nel giubilo che sente l anima che si deifica e s imparadisa alla fine. 6. t In senso seguitamento deifica, l affetto. di Pier Luigi. Car. Leti. 3. 6i. (C) Di quella virtu che le deifica l animo.