DELIA. [T.] S. f. dall Agg. Viene dal N. pr. di Delo, oracolo, emporio, erario di Grecia, [t.] D. 2. 20. Non si scotea si forte Delo Pria che Latona in lei facesse il nido A parturir li due occhi problema della duplicazione del cubo, di Delo, nella poesia mitolog., cioe dea, Latona. Segnatavi, la Luna. tempo, Apollo e il cui (alla Sibilla) fu dato Delius vates. Car. En. 6. A Sole. Il delio ardero. Virg. Dal gran Delio profeta animo e mente D aprir il cinto. = Polh. Rim. «ose. In Val. FI. Sost. ass. Delio, il Sole. Alani. Cultiv. 6. 281. (Gh.) Quando al freddo Scorpion Delio ritorna. [r.] Hor. Delie foglie, l alloro. — Slaz. Delii furti, gli amori d Apollo. Ov. proposto dall oracolo in Delo. nel gergo arcadico, d un E in Virg. [t.] D. 2. 29. Di sette liste, tutte in que colori Onde fa l arco 1 Sole e Delia le occulte e le future 2. 1. (Gh.) Le corna ha gia raccolte Delia. Alam. Cultiv. che sia piu chiaro e Norcini. [t.] Delia vedrem contraria spedito, [t.] giunta, [t. ] qui i derivati, 6. 130. Deliasti, i deputati per o Cic. Vasi deliaci (di pregio). [t.] Problema deliaco, Il del cielo. Onde: Il Dio il qual dicevasi Delia terra. fi.] Hor. Delia [t.] Plin. Uomini deliaci, gallinai, che, a sperare l uovo, indovinavano di che gallina egli fosse, dotti dell accapponare, onde Petron. usa sost. Deliaci di donna in Tib. Pongonsi Nome ogni anno inviati dalle citta greche a Delo.