Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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DONARE

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



i DO ARB. V. a. Dare in dono. Aureo lat. Bore. | Nov. 1. 10. (C) Io intendo di farli avere il favore della Corte, e di donarti quella parte Donare per lambicco vale possesso di una cosa per Leti. 1. 1. (M.) Mi lui, e d altrui egli affa alla persona di esso, donalo. Dant. Par. 9. Che donera questo prete cortese Per mostrarsi di parte ; e colai doni Conformi fieno... fiondinell. Eseq. Ferd. delinquenti si dona. Ang. vero, sa di fr. oggimai parola. Bocc. g. 3. ass., per Regalare, Far doni. Nov. [t.] Prov. ass. Nel senso di Percuotere. e donolli molto riccamente. Frane. Sacch. Nov. 212. Lo Re e Baroni con Dona Amore Tormento in prima, industria e sagacita del Gonnella, e lo Re con tutti Come Dare per Gettare o Dio un dispiacere, un Da chi ti dona guardali. ani. 2. (M.) E trasselo del suo dona, Dio gli ridona. E ivi. Non sa donare Chi zuava dona alle donne svelte. Chi ben dona, elli mi accusano, nullo mi e chi prende. (N ha (M.) Talche spontaneamente fe pensiero due volte. Prov. che vale Chi dona prontamente rende il dono doppiamente gradilo. Fr. Giord. Pred. 236. (Man.) Dice il proverbio : Chi dona tosto, dona due volte. [t.] Man. Quel che tu doni agli amici, l avrai sempre. [G.M.] da doveri che facciano quest quel e dolore, lied. Son. 1. i doni talvolta acciecano o conviene pagarli con piu che danaro). 3. [Camp.] Per Dare. Bib. Mac. 1. 4. Dona loro paura, ed invilisci lo loro ardimento per cosa propria. Cor. Leti. = 9. [t.] Anche E se voi non l avete, donar di me piu vanto. uno. (E piu volle in detta novella.) M. Aldobr. P. N. 7. Degli altri frutti mangia l uomo bene alcuna volta, piu per malattia rimuovere, che per nodrimento dona Sopra la fronte, e Tenere compagnia. Adr. Pini. Op. E 183. Allora o il mio ardire mi donera salute, o la morte sara line del sollecito amore. Filoc. 5. 4-0. Solo in questo m e benigna la fortuna, e gola, al ventre, all appetito si incerta sepoltura mi donera. Mor. 5. Greg. 2. idea del perdono. [Cont.] Perdonare servigio di Dio gli Angeli eletti per donare ajuto, ma Slor. I. 8. p. 3G8. Ar. Fnr. 30 82. (Mi.) o per iron. Bocc. Ninf. ajuto; Citi dovresti ajulare, e da te oppresso. Bus. colore dona ad alcuno, quando della per amicissimo. Cas. son. 17. animo suo, e dona Allendere a qualche cosa. Amet. 2. 29. 63. E cosi detto, l altra schiera dona Al duca d Arli e al duca di Baiona. [t.] Senso speeiul. mor. Pregli. S. Cai. Dona a noi la a leggero le sante Scritture col Che impers. Vang. A voi e 66. Nessuno, — Bocc. Pist. che in Lui la gentilizia ne scuse Per via di (Tom.) Per Dare, hi scuso sinistro. al tutto a Dio donar veneno a chi noi brama. Silio: Donare flamrnis praedam. Donare uno ad altri 38. l ingegno umano. 27. ; e pero non da usare se non per anlifr. A chi opprimer dovresti, doni Fies. 84. (C) Diana... morte ti donerebbe, come spesse ed odia la prima noja chi vuol far lor male. E Amet. 45. (Gli.) E tanto all anno Donate lor, die tutte le perdete. Alain. Avarch. alcun modo donargli, e chi tal, che venner fuore Faville assai, ma non gli noque molto. Salvin. Dis. ac. 5. 141. Il gasligo che... a 33. (Gli.) Donare conviti spesseggiare, 12. 6. (M.) Per riaver sanita, donammo alla damigella,... m e donato (perche grandissime risa si maravigliarono della e poi vergogna e morte. •J. [t.] Del lasciar prendere quello che non il piu semplice e il vale Fare o Giuseppe (l Eccellenza di Pilato). 6. [t.] Ass. non il conte Girolamo a Vinegia, Non. ant. 18. Perdonogli e lasciollo E per Darsi; [G.M.] Si dona Battesmo a me ch un 31. (il/.) Ma l amore si era si teneva, niente era o gli torna bene illis formidinem). (C) La tarda a dare. E 158. — Il colore celeste chiaro dona alle pallide (soltint. grazia, o sim.). 8. pr. e nel trasl. Mi prigione, alla rispose ch era contento donare (Gh.) Godili fu il primo ch la sposadonera grata e dolce 103. La d atterrarlo spera. E 10. 78. E spingendo i destrier, l un l altro dona, Nel punto istesso e nel medesmo loco, Sopra il forte elmo. Bocc. Nov. 18. 29. (C) quand ha senso piu aff. sia. E nov. averne un coi». Ar. Fur. 19. ii. E Tose. 53. Chi di ha donata la sua grazia, e piu che data. 19. Donare battesimo, per Battezzare. Tass. Gei: 16. 62. (Mt.) E dice assol. che una foggia, ogni mia colpa lave. H. Vang. Dono il corpo a buona speranza ti doni forze. mor. 1. 4. (M.) Cosi lui, tutta mi rendo. Car. compagnia a clii non fugge Volte cli ha fatto a e disgusto del maritaggio. 12. Donar doni vale Darli, Farli, [t.] Bocc. 1. 3. Gli dono grandissimi doni. Come Vivere vita lieta, Dare. Questo e piu semplice; gran maestro, Apost. vi do e dono sua cagione di ed il tesoro abbia il quel che non si puo Slor. Mos. 15. (Man.) Donna, se tu sesso : e pure che Amarlo. E se Dunque volete Donar fede, per vendere. 2. E donerei grande dono. 13. voi che noi vegniamo meno di nostra fede, la quale noi, per donare ad Orfeo noja che 14. Donar guanto o il guanto, vale Assicurare, Dare sicurta. Tav. Rit. (M.) Ma allo Re non fae mestiere donar guanto, perocche la sua parola dee esser carta. IX. [t.] Trasl. Del cuore, dell affetto, dice piu generosita, ma talvolta meno tenerezza che e sim. ne eziandio il e nelle cose del cuore e del donante. Donare compagnia meglio. Ar. Fur. 16. 6. Il cavaliere A cui donato avea Origlile il core. 10. [t.] In senso d amore, di donna parlando, non l ha buono. Donare se stessa. Hor. Cui donet impermissa furtim gaudia. (In questo senso Donare, spesso, non gratuito.) 17. Donare il suo amore ad io ti nov. 9. (il.) il cuore non e obbligato Prov. Tose. Caro mi costa amore illecito, non ha il mal senso e virtute (Da a viso. Il giubbino alla ntenzione d Ovidio e d soddisfaccia a delle loro poco leggiermente non donino il loro amore e principalmente agli stranieri. Ar. Fur. 34.. 16. compenso.) Chi dona tosto, dona Di volere j 29. 18. Donare la citta, per Dare la cittadinanza. Segr. te mi dono, ad ogni provarne. (M.) Sendo ito coni., ma chiaro e spedilo. fu da loro onoratissimamente ricevuto, e donatogli la citta e crediate, ma che soffriate per [t.] Quasi /ig. Alla in questo la ringrazio, che (concedergli tale e tale soddisfazione). Hor. Qnidquid quaesierat ventri donahat avaro. 20. f r.j Di Dio anco i Pagani. Orare Jovem qui donat donare). Vi. [M.F.] Rinunziare il altra. Redi, Poes. 207. Per offesa, un affetto. Reprimere la adirali animi la grave ingiuria se stessa. 22. [t.] li Baroni li donarono A Porre. Non po piu Fugga (la romila) divoti, amista, tanto studio ed tua dolce La taglia, e dona al mar tutta il nocchiero (del castello e d altre parli capitolo possa rimettere i debili in modo appropriativo. Arios. Fur. del §preced. Ovid. Pist. 49. ined. I. 2. p. 221. (Mt.) Vi prego me li raccomandiate, e me li doniate per cosa vostra. 21. [Camp.] Per Dare nelle mani, Consegnare alcuno nella forza altrui. Bib. Alt. Ap. 25. Ma se non trovi vero quello di che caro vende, Se villan non puo donare loro, e pero io appello a Cesare (mina palesi me illis et aufert. 21. [t.] che convcnevol a Dare, dice sempre un grandemente, [t.] Prov. Tose. 19. un grembo di bei fiori Mille amanti io donerei. ombre ; e quivi presi pers., ma la cosa personif. Hor. Se la dottrina crei la virtu, o se la naturala doni. A tali elementi aveva la filosofia pagana ridotto Metani. donare grandissimi doni. dare Per Condonare, Perdonare. Machiav. Op. 2. 221. (Gh.) Il Conte... crudele opera. Bern. Ori 15. alli loro passione che non ammonire l amorose donne che savie parole. (Tom.) Donare qualcosa all eia, alla debolezza del cotesto potessi fare, uno vale esprima piu indulgenza, e voglia far meno sentire l 12. Non solo sono al un debito. Stat. Cav. S. Slef. donato da Cristo non solamente Pr. S. o il superiori della nave). 23. che si debbono al tesoro, o in 4. 123. Cli dono colpo facesse il contrario s intenda averlo fatto di suo, bene e con diletto grandissimi regresso contro a lui. 28. di cio clic tu riscuoterai, Donare stentatamente. (Paoli, Mod. dir. tos. e. 136. p. 215.) (Gh.) il suo amor tutto donarne. N. pass. Per Offerirsi, Consacrarsi. Barber. Reggini. 241. (Gh.) 16. (C) Cercano le fresche 1 parenti, E po (poi) eh Vannoz. 2. 1. Di Avvegna che sottile ei se tutto sia lui, che da quello ch no. Bocc. Canz. 1. 4. (Mi.) Tutta mi dono a ai nemico donare. Ovid. Pist. 91. 3. Perciocche a di f. 50. (ili.) E per propria carne intenerisce l A Fior. ancora i maligni per altro mi toglio. 30. andare e donogli. 7. Modo che troppo, a dir donano ad intendere. 31. Applicarsi, noi ve ne vogliamo donare Nola uso. [Camp.] Serm. 22. Non li giova allomundazione e bene dell anima, come si 51. (Gh.) Molti che si indugio Alam. Avarch. 7. e nel Se parie ritta 26. [t.] Non la cibi, a vaiii diletti si dona ciascuno. [Camp.] Vit. S. Gir. i. Poi da quell ora innanti si si donoe a il verno pur ne lassa, benedizione. — E che... [Val.] Buonarr. Ajon. 2. 73. non s e donata, Al loro. 19. esso. 4. leggi, a cui tanto si dona, Che... = Sulvin. Bis. uc. 3. 31. {Gk.) Si dono in ultimo tutto agli si udii della morale.