DOTTOBAIIE. [T.] V. a. Ascrivere alcuno nel numero dei dottori, in una scienza o arte, e dargli i privilegi del dottorato. Vive in altri dial., in Tose. piu com. Addottorare, [r.] Leti. S. Cai. Rice. 107. — Dern. fiim. 1. 69. (C) Fir. Trin 2. soperchia. F. V. E io Ho praticato cotanti vide clii dottoro questa pecora. Cecch. Servig. 3. 6. (Man.) S io avessi denari, io crederei Far dottorar il mio cavallo. Hifl. Varch. // padre, o altri, puo ridicola almeno 3. Io spezialmente in filosofia..., sia cosa se Giudicando... die il dottorarsi, e non so quel Quegli die s hanno a dottorare in quell arte. 2. [t.] Vit. Diac. 187. {Man.) non dirsi non solo che ha fatto dottorare un giovane, ma che lo ha dottorato. V. il Pari. 5. Fig. Cecch. Donz. . k. (Man.) Vit. 50. che se ne ammogliati, Ch i mi son dottorato.