DOVE. . i. (C) Reputo opportuno (merce l articolo o raggiunto die l accompagna) vale di itigire, manifesta cosa e che forza di S. m. . p. 34. Un. 1. gia pensato. E l Hoc. io ho andarne tilt. ediz. ven. 1751, Ikmondini. Luogo. tende al Paradiso, come al E poiche noi volessimo pur mutarci di qui, ed In non ci (Gh.) La quale (virtu) viene nelle loro braccia. Teseid. i. 2 (C) dell andare, Posto che Bocc. d Atene, Dal termine costretto Quel Par. 1. 7. Uomo I dove non sapesse hene. Dant. Par. 3. Chiaro mi fu allor com ogni dove In cielo e paradiso. E divina, in che s accende a spargersi per tutto senza volgermi al suo dove. E 22. Il variar che fanno di lor dove. E 27. E questo cielo rose i bianchi gigli Misti, la mente 12. Che .l ago alla L amor che 1 volge, e la virtu eh ci piove. Oli. Coni. di ch Arata si parti g. 2. ) {Gh.) suo dove. 2. In ogni dove. In ogni luogo, In ogni parte, l*er tutto. Bocc. Rim. p. 48. (Gh.) E con vermiglie non lia altro dove, Che fa il suo colore in ogni dove. 5. Per ofliii dove. Do per tutto. Salvia, in Pros. fior. par. 5. v. 1. p. 62. Un. altrove; e il dove I. e il dove, se non stella Parer mi fece in fatica, e a penetrare per ogni dove.