ABIETTO. [T.] Agg. Rigettato o da rigettarsi come di poco o nessun pregio. Vit. cosa. Soder. Colliv. 87. (C) non t allontanare da Abjicio. Mach. Princip. i. 67. virtude. Beni. Leti. 33. La semplicita della abituale; o per umiliazione diversa dispregiano come cosa vile e abietta, i giusti ne abietto e peccatore. Gio. Celi. Ori. 25. 7. E di vedere il fin di queste cose Diliberossi... Benche, venuto poi, le reputasse All alto suo valore abiette e basse. Magai. Leti. Fani. 1. 3. Vagliami un sovente ingiusti e contraria alla vera abietto. Costumi, vostro e non piacente, o che Operazioni, Adulazioni, Parole (nel certezza del Imagini 26. Di poveri fatti senso morale). 2. Nel 131. Essere dispregiato ed abietto, 345. (C) Stile zotico e abietto, [t.] Cic. Neque humilem nec abioctam orationem, nec mmis irresoluto. Dav. Toc. ami. 1. abiette, tolte da cose vili, sconvenienti al soggetto. Vocaboli abietti, che rappresentano idee abiette. 3. Piu specialm., in rispetto all opinione degli uomini , animo non abietto, e vagliami senso tiene del parlic. pass, da me uomo fanno sacrificio di (C) Abietto lo fa l esser tenuto, vano, leggiero, effeminato, pusil/anime, allam et exaggeratam. [t.J disperazione, [t.] in questo la ricchi, di abietti tremendi. Imit. Crisi. 1. nascita abietta; avuta per tale e non avere alcun nome e fama. Bemb. ¦i. Di colore, non gentile e abietti giacevano. [t.] Origine, senso intellettuale. Fag. Rim. 2. dui pregiudizi degli uomini: ma puo moralmente essere abietta anco l origine de grandi che nascono da gente turpe. Stor. 13. I buoni repulsi amore per trattenermi da Pensieri, denoti il poco pregio della S. Anton. (C) 0 Signore, Oscuro, abietto e appannato colore (del vino). 5. Fisonomia abietta, che dice, o pare che dica sentimenti ignobili. [t.] Attitudine abietta, o per sconcezza che dica sentimento vile, attuale o coscienza, la quale gl falsa. E Professione, Uffizio, Mestiere umilta. Tiene qui dell origine Abiectus ad pedes; e come neltrasl. diciamo gettarsi giu. 6. [t.J Luogo abietto, Sepoltura abietta.