in la ficcavano. 2. Locuzioni T viso appunto lungo, e di penne simili alla starna: piu com. dicesi Beccaccia. Aff.albass. lat. Acceia, Accela. [r.] E forse aff. ad Accipiter, che pare venga da Capio, e si sara detto di piu sorte uccelli. = Olin. Uccell. par d acceggia. Ar. Fur. anco beccaccia, similmente dal becco; perche l ha stranamente lungo: in Toscana chiamasi 1. 259. Le pispole facean 174. S egli avesse un fuso in 86. Vizza e secca e strette; L acceffge il becco f. [t.] Uccello di becco la sua un becco 52. (C) Questo ch gola, Tal uccello... dicesi 24. 96. Qual buon astor, che l anitra o l volta l acceggia Al becco veggia... Cant. Cam. 2. 4-96. Le starne, i tordi, l accegge. e i fagiani Non son gia buoni in tutte le stagioni. Red. Usserv. anim. viv. 148. Magai. Sidr. trad. li. Fag. Rim. acceggia. Med. Lor. Beon. 3. le bocche d un acceggia. Poliz. Rim. in qua e t ACCEGG1A. S. bocca, Vedresti prov. Pigliare l acceggia, dicesi di Chi sta in tempo di notte il verno al reno aspettando ; tratta la metafora dai cacciatori, che aspettano l acceggia al passo. Non si conosce sempre l acceggia dal becco lungo, per significare che Le prime apparenze talvolta ingannano. Pule. Luig. Morg. 22.169. (C) Non si conosce ogni acceggia... Venirsi ncontro da lontano lungo.