ACCOMANDIGLI. S. f. Da Accomandare. Patto per cui un Comune Comune o della Chiesa. Nel cose sotto la protezione d altro poneva se e le sue basso lai. Accomandisia. Bortjh. V. Disc. 2. 487. (C) Quelle accomandigie Comune di Firenze... ricevette in cose, e talora eziandio delle intenzione,... s apparecchiarono... d possano prestare... e se prima dati in accomandigia... si la lutila esercitala in forza 181. Ne giovo ai Buondelmonti suoi antichi padroni [del castello di Montebuoni), per scampargli da questo disastro, l accomandigia che ne avevano fatto al vescovado di Firenze. 2. [t.] Quindi chiatnavan accomandati. Targ. Viagrj. 8. del patto. -— Monac. Arezzo, e ricevutili in loro ditta prestanza, ovvero accomandigia sotto la sua protezione e accomandigia il Comune di Portico. Vili. M. i. 65. (Gh.) Montata la pompa de Perugini non e soddisfatto per la teneano trattato co Tarlati d Leti. 2. 79. (C) della protezione e accomandigia con mala persone, al vescovado. E 521. a soccorrere la terra. 3. t E di pers. [Camp.] Volg. Metam. 13. Prese la spaila e misela per accomandigia. !i. Imprestilo. operarli non quale egli aveva in accomandigia gli restitui (gli scrigni) a sui aliimni, il testo.)i. Deposito. Nov. Ani. li. 79. (C) Disse a colui allora : vieni e domanda il tuo : ed allora dal padre. (Demisit ensem jugulo speranza dell Jac. 8. Ordiniamo che ditti Belleb. Slat. S. a loro per la nuova Polidoro, lo andare Quegli che si cran altra maggiore la gola di vittoria, segretamente ditta opera Il che faceano alcuni delle loro danari.