ACCOZZAMENTO. S. m. Da Accozzare. L accozzare. Firenz. Diul. beli. [t.] Impropriam. in buon senso. ella e una certa proporzione conveniente, che ridonda da uno accozzamento delle membra diverse, [t.] Modo non imitabile, delle membra. Salvili. Disc. 1. 85. Ponendo il mondo fatto a caso dallo accozzamento fortuito d infiniti corpicelli (cioe atomi). [Cam.] Galil. Macch. Sol. L accozzamento e la separazione di alcune di loro —; (Parla delle stille). Targ. Viagg. 10. li. E Chi potra mai persuadersi che un accozzamento di stelle sia di cosi lunga durata, quanto e la cometa? Pap. Tratt. pietra calcaria. 2. Detto di certi nostri monti l accozzamcnlo seguito di sughi spatosi e sughi quarzosi, concorsi casualmente a formare un qualche masso di accozzamenti, alta discordia Turbava, e gente in armi accozzala insieme. Marchett. Lucrez. volg. 298. (C) Le vie, gli Var. 95. (C) ovvio in vi mescea risse e battaglie. 5. E di suoni. Salvia. Pros. sacr. 65. (C) Non e mica questo un effetto di mero capriccio, un accozzamento a caso di Car. Arist. Reti, volg. 226. Donn. 315. (C) La bellezza... — Slrat. Mor. S. Greg. volg. E diventano uniti nell accozzamento della carila. 5. Sillogismo di cose contrarie. piu suoni. 4. Fig. (C) Quel sillogismo, col quale si contradice, non e altro che un accozzamento di cose contrarie. C. Per Abboccamento. Mordi. Cron. 238. (C) Sentito quello semplice accozzamento... ando al Signore e dissegli.