ADDARSI. [T.] N. pass. Avvedersi di cosa a cui si univa e si congiungeva al che / accorgersi , s addiede ch io non avvedersi. Forse da dar dentro col pensiero o darsi col pensiero all oggetto. Dant. Purg. 21. addarsi a una cosa, addarsi Il braccio destro di quella per la troppa usanza. Bocc. si parlo pria (ci avvedemmo della presenza di lei non prima ch ella parlasse), fiut. Coni. ivi. Ci avvedemmo. [Camp.] G. Giud. A. lib. 34. Lament. m addavo, noi ci addavamo; della Chi non la (cadde) nella ditta fossa. = Bocc. Amor. Vis. 14. 104. (C) Che s io mi fossi della palla addala, Non mi diletta moltissimo. Rucell. comune utilita, acciocche ognuno s tosto cadrebbe. 5. t Imbattersi, pass., ma addemmo. Non com. nell Santa si procacciasse d avere, per modo che i terrazzani non se ne addessono. Or. Rucell. Pros. Min. ined. 30. (Gh.) Tu solo te n addesti, o maladetto uomo. Pule. si addettero. // com. e Beca mia e solo un po piccina, e addieronsi del fatto, [t.] ne addresti. (Scorcio non dell uso.) E cosi meno periglioso partito. la voce non e 314. si dolcemente non se n addrcbbe. Ben. Bart. Rim. 2. S addetton, per Luig. Bec. 2. (C) amore di lui mai non 15. La commessura, ove la mercatura. Torracch. 14. 61. M addo dell erbe soprastanti, caddeo 544. (C) |t.] Eg. Reg. altra che gli occhi de in questo luogo al lat. addavano. (Addarsi non fa addiemmo nella prima pers. pi. del chepiucomunem. mira ben, dall una pres. Arg. voleva scrivere paroleper istorie, immantinente addiede. Tu ti pianura si sono addati a ambiguita; ne addiesti passerebbe nell uso. Noi ci addiamo, io 26. Marrin. Annoi. Baldov. esercizio e peggio ancora, mi addaro, ci addaremo, e sim., non sarebbero comportabili. Ne addatti, si bene addatevi.) [e] Prov. Tose. solo dei dialetti toscani, questo ho voluto insegnare a se n adda. = di, dicendo (C) Ci apparve Pr. 187. De demonii ch hai d intorno, E del mondo non li addai. Fr. Giord. Pred. 246. Iddio tutto die gli fa maggiori (i miracoli); ma non se ne addanno le genti Ne ci addemmo Due augei... Quando all amor Ap. 317. Come e religione, e siin., / addarsi a lui odioso fui. Liv. si semplice 22. (C) S addiedi, Dee. volg. 1. 334. Fecero tra loro una lega di nel genio. Fr. Guilt. Him. di continuare il magistrato a consoli, a cio che la gente meno s addesse della lor cupidigia. [Val.] Corsin. Magazzin. Coltiv. 24. Tutto celatura ben io del vostro alto valore Da quell accetta ancor di sangue molle. = Fortig. Ricciurd. 30. 91. (C) Ma la Giannetta, semplicetta molto, Dell La addiedero. Dat. Vii. Pitt. si addiede. Morell. Cron. 328. I Pisani sentirono, presono sospetto, E zoppica enc. (Gh.) in Addato parlic. fiom. Che ti credevi quando ti usasse questa forma del verbo: E non t addevi che te canzonavo? (// tose, in. Magai. Lelt. Seleni. 285. ti guardassi pe"nnamoramento? ma l es. prova che Albert. Diz. mente cavallo, trapassava C e chi corre l ha anche Bologna.) 2. t Addarsi per Darsi. Amorozz. da Fir. Him. 2. (C) di lei, Leti. Pr. S. s addanno. Rice. L. Teofr. Carat. volg. 2. 180. Baldov. Non se ne addando, perla Lament. 31. Addarsi equivale riguardanti non se ne Se dedere; e noi l usiamo tutto Fr. Jac. a noi venia... un ombra, allo studio... Targ. Viagg. 4. 312. Addarsi ad un simile lucroso genere di parte donnesca s richieda meno e alla morte e non Or. letta, Anzi l avrei addia a piantare ne sua (suoi) poderi. per Pisa i concimi. [t.] era addato a fare... diligenti osservazioni sopra i fossili del territorio volterrano. Salvin. Pros. Fior. 4. 1. 113. (Gh.) Ultimamente mi sono addato all inglese, e l avria mai rimirata ne pero come nel sing. m addette al Med. Lor. Nenc. 2. 145. che appena te C. Pop. Anche i contadini della addesti suonerebbe strano per l cercar Targ. Viagg. 3. 105. Si Ne piu i. t Convenire, A/fursi, Dare Dio, alla ma piu che il non indietro gittata. Vili. M. 150. diciamo Netilr. assol. Dare direbbe Addavi, se guardavo, Che (C) Baldov. Camp. Dram. 25. gravi sensi del Darsi a rifare questi tribuni medesimi, e 2. 171. Buonarr. Tane. 335. 2. Salviti. Annoi, ivi. e dietro Tod. Poes. Spirit. 379. (C) Addarsi affine a Addirsi; come nel lat. Dare e Dicere avevano alcuni sensi affini e promiscui.