Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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ADDIO

addio
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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



ADDIO. [T.] Composto di A alti delle dipartenze ; ma raccomando, e sim. cenni d addio, Dare l nome sost., e allora comporta il piar., e accoppiasi con aggettivi. Dicesi per lo piu nell atto del dipartirsi, e E persona morta che e chi rimane. Dani. Purg. 8. (C) Era gia l del morire. Lipp. Malm. 3. Dire addio all amore, il core Lo di ch han detto a dolci amici addio. But. Coni. ivi. Che si sono accomiatati dalle famiglie e dagli amici dicendo addio, che s intende, a Dio t accomando o ti lasso [lascio). Red. Lett. fam. 2. 92. Vi tornero con questo A. 103. [Gh.) Qui da e il saluto e Preghiera, e per far Sat. Caro sig. Marcello, addio. Magai. dipartenze ; financo le comiato da suoi uditori. lasciar Bradamante, e che non possa Dirti un addio? il significato dell origine, e suo prende Puo soffrirti il cuore (C) Dicono i Franzesi che gli addii sono sempre fastidiosi. [t.] Diciamo, non solo ma per saluto di lode , amicizia, addio pietade, e onore. di quello ch ella impazienza: Addio addio. [Val.] Ant. Parole, lettera, versi d addio. Lezione, serata d addio ; quando un professore o uri attrice —- Magai. Lett. Scient. 297. Di Anco ratto della dipartenza, [t.] Piangere nell zi. (C) Cosini vuol dirci parola. Ilinucc. Olt. Narcis. 1.1. (C) Non so s io mi rimasi o morta o viva, Ma volg. 3. 23. (C) Pianse io pur non dissi addio. Bocc. Filoc. 1. 18. (GA.) dalla Nov. Caland. Senza dirci e amici poterono Erbe da far minestre, erbe 171. Per il mio gia Tirsi... Le. selve e le capanne udivano nostre giumente. 4. 15. 158. (C) di spirto priva Ch Ch io mi apparisce al vivente. Car. Eneid. puellae. — Hor. Valeat res volte. Bocc. Rim. Ani. Tose. solo fine di abbracciar V. dolenti strida ed alti addio, Che de sepolcri uscivano. nave della penitenzia, colla quale il plur. faccia meglio Addii.) Non solamente del suono di quest unica voce, ma di tutte quelle, anche molle, che diconsi nel distacco. Tenere, singhiozzate aggiunge all affetto; massime quando poeta vivente : Le donne accorate, Tornanti all quale disse : Addio , o il Addio lattughe tenere e gustose. addio, e propriamente del suono Senza pronunziare questa parola o diciamo anco Fare yli addii, che comprende tutti gli atti Sost. Chiabr. 5. 53. (Gh.) stile piu eletto, nel linguaggio visita. [t.] Senza parole, Fare Usasi assol., e quindi come addio, con mano, con pezzuole umano si fa allora una dire addio, vale non solo o della parola scritta; ma fare gli Dio. Ellissi che sottintende vi bruscamente, di subito, con sconoscenza villana. [t.] Bocc. sua fumirjliarita o societa. Rompere a Dio ne a diavolo. (Questo modo scherzoso, che conferma [t.] Dicendo: Addio addio, nel da scrivere cosi diviso.) = lamentevole addio. Salvia.- Eglog. si Quando Enea lascio lei..., senza dire addio. Red. Esp. nat. Lett. 315.Senz addio 18. E detto questo, messo le penne, addio ! mercanti addio, addio faccende, Addio addio, Se ne torno volando al sommo liene. Allegr. Rim. 19. (Man.) Lasc. Bim. 1. le groppe rivoltiam tutti a Fiorenza troncare Piu spedatiti, di cose. Amet. Non solo di dipartenza materialmente presa, ma di distacco, piu in gen., la regola va a monte. volg. 271. (C) Addio, Dafni, io 21. Fan. efficace. 6. ma senza saluto famigl., che non si Tass. Amint. A. 2. (Man.) Addio pastori. Piagge addio : addio selve, e fiumi addio. Dire addio a taluno, Distaccarsi Piangendo, appena a cari parenti ne ogni attenenza seco. Polh. Bim. 80. (C) 5. un discorso, o il suo andare a o semplicemente solitaria Addio piagge verdissime e fiumi. Not. Malm. 114. Fare le convenienze col chiavistello, e dirgli l ultimo addio con un cordialissimo bacio. Tass. (kr. 7. 13. E dissi: 0 corte ; Se non volete, addio. tornando ho tratto i di felici. — Dire addio borsellin non tiene. Buonarr. Fier. per far Arcad. 59. (C) Addio rive, e piu raccolta di prima. Dat. Lett. 162. (Afa».) carne, e addio. (Non si o per elezione, bisogna dire addio alla conversazione, lied. Lett. Fam. 3. 161. Voler dire alle muse addio. Menz. seco l ultime amichevoli dipartenze. sul sette e l asso il sei non viene, Da una volta in su addio casino, Che all altro invito il al mondo, al secolo, Ritirarsene 231. 2. Tutte le cose parmi Che siano ite a rovescio; fiera addio, Merci e ridendo ; e senza dire popolo, addio confusione. [M.F.J Quanto a me, ho detto addio a divertimenti. — Plat. Fedon. -/aipsiv eresiv. Tibul. Castra peto ; valeatque Venus, valeantque addio; E I replico piu ludicra, si me Palma negata macrum, donata reducit opimum. [t desio Ai naviganti, e intenerisce alla caccia, a qualsiasi esercizio. Dare un addio e piu Min- 1- 168. [Tor.] Di ora che volge il .] addic. 2. Delsuono di questa addio (morire). Allegr. 190. (Man.) Gii per la sete ohime! giunto all occaso, Era quasi per dar l ultimo addio. Lipp. Malm. i. 57. (C) Addio dicevo al mondo, addio chi resta. In senso sim. darebbe a superiori, o Addio fave. Lipp. Malm. 3. ho caro ogni tuo bene, pub dirlo e chi va Assol. Dice recisamente esito disperato. li. 1274. 11 mio caro Julo... ama in mia vece; E lui conserva, e te consola. Addio. Nelle cerimonie funebri segnatam. pagane. Sannazz. Arcad. 35. (C) 0 felice Androgeo, addio eternamente, addio, [t.] Addio per sempre. L ultimo, l eterno addio. Non e modo cristiano. 7. Per denotare la fine d una cosa che minacci d vita religiosa, male. Fag. Rim. 1. 80. (C) Addio, speranze mie, siete e simil., parole d addio. Che quando (l ambizione) ha il mare di questo mondo, ma anco del suo, cioe Crudel. Rim. Misero a soqquadro dire addio. Meni. Op. 3. odorose. Addio ogni piu bel fiorito quadro, pianto tronco. . piu quando il pulcino e 1. 293. (Man.) Se tutti gl idiotismi fossero bassezze, addio proprieta e purita della lingua. Magai. Lett. Scient. 291. Quando poi l uovo comincia a animarsi, e molto [t.] Dire fam. pare che passiamo preso prese comiato Affettuoso, doloroso, lagrimato, mi volto le schiene, Quasi rincontrarsi e nel passare. Sacch. Addio inondo, modo fam. di dirsi spacciati o di farla finita. Rim. Buri. 120. 0 casi non piu uditi! Addio mondo! Ora si noi siam finiti ! partissi, e un lungo disse Collaz. Ab. Isaac, Beni. Lett. 75. (Man.) Addio, non governano questa (Nello stile Salvin. Pros. Tose. formato, e punto di vigore, Addio addio! siamo sommersi nel putrido mare. Fam. in senso di Senz altro, Basta cosi. — Un po di minestra e di Una volta, o per forza mangia; non s e mangiato altro.) Per denotare anche la fine d un operazione. [t.] Lo pago e addio. Alle sue ciancie do una buona risposta per sempre, e addio. Addio di cuore. 10. anch io addio; cosi agli amici Boschi 8. Accomiatandosi Pucc. G. 1. 30. La 3. 2. (C)i A rivederci, messer oste. I. Addio. [t.J Addio a poi. Addio a stasera, a piu tardi. 9. Nella fine delle lettere: ed e conclusione piu degna che Scontrossi nel Tacchello tintore, il 117. (Man.) 8. (C) E se delle Leti. Fam. 1. 5. (C) Addio, sig. Vincenzio; vogliatemi bene. Red. Lett. 2. 154. (Man.) Vogliatemi bene voi, die e quello che desidero. Addio. [t.J [t.1 Prov. Se voi volete, Fam. Non per accomiatarsi, il di del nostro addio A preghi, a consigli, Che ironica. volg. 97. (C) Se questi quel giovane! Voi fate fatti e statecheto. |Tor.] Plaut. Red. 2. 2. 5. Salvete, fures maritimi, famelica hominum natio. E Asin. 22. 31. 0 scelerum caput salveto. [t.] Per Delle un lungo e Bocc. Sannazz. impazientire, con scherzo che tiene piu o meno dello scherno, e con un poco di cantilena nella voce : Addio, addio caro, addio buon capo, addio maestrino. li. Nel volontario o no. Cai. Long. Frane. Nov. 2. 87. (C) dirsi servitore. Bellin. Lett. Addio, Tacchello. ii. Se non seria Antonio. E Antonio rispose : Malp. addio, piu o meno sia nello visite e le polizze di com. Addio e te non vivo gia io. e in modo troppo triviale: a persona riverita o non bene nota. [t.] Negli scritti preponsi al nome, eposponesi, secondo che richiede la convenienza o l affetto. E parlando o scrivendo ripetesi o per affetto o per fretta o per diede a me dipartendosi. [t.] per breve tempo. Cecch. Sanar. donna dal baron che, uscito dal guscio, ha memorabile addio. partire. = Virg. Longum... vale, vale, inquit. E cosi nelle lettere. [t.] Addio mille volte, finite. Fortig. Ricciard. 6. 1. Un grande si sottintenda, come sempre dovrebbesi, vi raccomando. Dell amore divino e dell o altro segno. 5. Senza cosa, S. e per dirgli addio, Augurio, Inno.