ALTRONDE. Avv., che vale Da altro luogo, e riferiscesi a cosa o a persona. Bocc. altra cagione, Da altro principio. qual solo ogni mia entrata. [Cam.] Cecch. Assiuol. 2. la mia salute venir mi puote, e non altronde. E 65. 18. Facendo sembiante di venire altronde, se ne sali piu colmarmi d infiniti guai. parlava. sa voltarsi altronde. 3. uscir potrebbe altronde. Saluiat. Op. D ailleurs),.in/eso come eli.: D che dal Boccaccio non ci in quella il trovera, non Talora vale Per altra parte, Altrove. Noncom. Petr. Son. 39. quello ch egli ha ? che d altronde, vi sei Cont. Bel. Man. Cani. 2. da via? E Comm. 1. stesso e non gli accresce sa far nido altronde), Perde se il entrar d altronde, che dall Sat. 1. Ma l antiche memorie io lascio altronde. = Vino, Mart. Rim. 26. (C) E se nell ampio mare un picciol fiume Per in quello di cui ascose (Ne l onde, Da quanto egli ha, ne 26. Ne con tal forza Col Di, o col Da, non altera Machiav. Op. 5. 380. (Gh.) 12. (C) Chi bisogna prendere esemplo. 2. so, perche piu di qua entro, voglia altronde Imeno. Giust. creda messo. Teseid. 7. S. Bened. o D altronde, tutta la gente: D altronde no, che non v aveva pace, ogni mio bene e v. Rin. Non potrei uscio st. 5. (Gli.) Negli Ros. io Sol s si [Val.] occhi 515. (C) medesima o altronde, alcuna cosa fusse Da da questi tristi. 4. che altronde uscita, Da altronde 52. Ne presuma ivi alcuno, Nov. 25. 8. (C) Dalla Pass. 213. (C) Chi e si stolto che creda avere d altronde che da Dio Egli era Impossibil che questa il signif. Bocc. Nov. 40. Non nacque tal rovina d altronde, che dalla cavalleria amica. 5. i [Val.] Per Altrimenti, In altro per Da della lezion I entrava 11 modo. Reg.[ 108. Per queste Ed io contro sua cosa dicere. [t.] S usa comunem. per indicare un idea, un sentimento alquanto diverso ed opposto a casa sua. Cas. Rim. Son. Sta dunque in signi/ , di Per altro, Del resto. I Gramm. non lo vogliono; ma barbaro non e (sebbene somigli al fr. 2. 180. (Gli.) Diche altronde altra parte venendo a riguardare la cosa.