i. E per simil. ed Appoggiamene. 1. (Grani.) Per simil. Salviti. Ann. Fier. Buon. 404. (M.) Dii, cioe dici; onde di coll apostrofo, o nota appoggiatura di voce. 5. (Mus.) d od anco da una Can. Questa (Cantata) e d notina che precede una nota in distanza per lo piu di seconda, e talvolta anco di maggiore intervallo, sopra o sotto, e di cui, se puntata, si appropria due terzi del valore, e solo la meta, se non puntata. L Appoggiatura viene sempre accentuata, quasi come appoggio della voce per la nota seguente: da cio il suo nome. Dicesi doppia l appoggiatura che consta di trilli e appoggiature. APPOGGIATURA. S. 8. L appoggiatura doppia... e quando vengono trattenute piu note. (Mus.) [Ross.] Nell armonia / le appoggiature, e certe mezze preceduta da una nota qualunque [Ross.] Ornamento del canto, il ma seguita armonica a citi dee aderire. nota da una Supposto il Do guai noia armonica, appoggiature saranno il Re ed il Si ; onde re-do, si-do. —¦ L Appoggiatura anche in questo signif. dicesi doppia, quando amendue le note adjacenti si fanno sentire, come: e una nota adiacente voci, pausa, quale consiste in una autore antico, Senza tremuli, due o piu notine. Mane. f. Da Appoggiare. in ischerzo. [Val.] Fag. Pros. 32. A cicisbei pregni di sospiri e di languidezze piacciono Appoggiatura re-si-do, si-re-do. [t.] Metasl. Impr. certi piani e bassi continui, che...