APPORTATORE. Veri. m. potesse far favore delle poesie apporta. Tao. Dav. Ann. 3. 62. (C) Cesare maninconoso domandava al Senato, mio, io ti vorrei esser a uria lettera di Vespasiano, che scritto di Pisone, quel che ei fece il di e la notte ultima. E Stor. 4. 338. Riscaldandosi insieme con questi parlari, gl infiammA lui; e all apportatore dello Fiacco, non la potendo nascondere, lesse in parlamento, e mandoprigioni a Vitellio gli apportatori. [Camp.] Pist. S. Gir. 82. Santo diacono di si rea nuova. 3. altra volta sara ricevuto 1. 590. Signor se tal e. 373. Abbi per raccomandato l apportatore delle lettere ; e sappi ch egli e mio fratello cordialissimo. [Tor.] Red. Conti, potrebbe consegnarle allo apportatore di Apportare. Chi o Che per cielo Un venticel soave Se mi di questa lettera, che gliele rimandero fra due o tre giorni. 2. E per apocope nel signif. del § i di Apportare. [Cam.] Cecch. Comm. i. 592. Io vi vorrei, signor, d altra novella Esser apportator. E nelle tue braccia. E ivi. morte s attribuiva di miglior nuova Apportator. E appresso : E perche ancora i vincitori arditi Davan la caccia ai nostri, io son venuto Apportator apportatore di questa lettera un E per estens. Menz. Rim. 1. 92. (M.) Or chi sveglia di Giusto Lelt. 1. 48. Apportator di calma ?